Istinto Supremo - monumento dedicato ai vigili del fuoco

Monumenti pubblici

Istallazione scultorea “Istinto Supremo” è stata realizzata a seguito di concorso indetto dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Il titolo di concorso era:  l’opera d’arte da destinare al nuovo Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lodi.

L’imponente monumento dedicato ai vigili del fuoco di Lombardia è stato inaugurato il 6 giugno 2015 a Lodi all’interno della caserma. E’ un vero e proprio inno alla vita unito a un sentimento di ammirazione verso questo benemerito Corpo dello Stato.

Si deve premettere che le due figure in primo piano indossano due divise diverse. La scelta per sottolineare la continuità nel tempo della loro missione. Tra il 1941 quando avvenne la ufficializzazione del Corpo e i nostri giorni i mezzi sono assai diversi ma rimane lo stesso cuore. Opportunamente i veicoli storici saranno collocati sulla piattaforma della rampa posta dietro le sculture con forte impatto scenografico.

Lo scultore ha voluto descrivere il lavoro straordinario dei pompieri rendendo omaggio a coloro che con coraggio estremo hanno salvato centinaia di vite anche a costo della propria. Hanno spento migliaia di incendi e in vari modi soccorso le popolazioni. Crolli di edifici per bombardamenti, alluvioni e terremoti, rischi di annegamenti, gravi pericoli o incidenti stradali. E’ storia di tutti giorni…

La preghiera a Santa Barbara

,loro patrona, contiene una frase assai eloquente:”ove tutti fuggono io vado”. E’ un vigile del fuoco ventenne di Voghera, Davide Achilli, ha obbedito a tale comando morale. Ha donanto senza esitare la sua stessa vita per soccorrere un ferito strappandolo alle fiamme e a sicura morte. Venne poi travolto dal crollo di una muratura. Antonio De Paoli lo ha onorato progettando e realizzando il suo monumento nel Cimitero di Voghera. Achilli ha indubbiamente ispirato l’autore anche nell’ideazione e realizzazione di questo monumento dedicato ai vigili del fuoco.

L’opera non è certo accademica e nemmeno retorica. Unisce alla perizia nel modellato uno straordinario dinamismo legato alla profonda preparazione artistica dell’autore.  Esprime  anche la sua forte partecipazione emotiva nella rappresentazione dell’attimo drammatico del salvataggio di un uomo seppellito dalle macerie, di cui si vede solo una mano implorante aiuto.

La figura del pompiere che per salvare una vita vince il proprio istinto di sopravvivenza. Esso potrebbe a sua volta essere vittima. E’ l’emblematica dell’impegno spesso eroico che ciascun milite sa di dover affrontare ogni giorno. Le due mani congiunte sono il coronamento di due volontà parallele.

La costante tensione di colui che sotto sforzo ha deciso di essere più forte del fato avverso è talmente realistica nella sua plasticità da coinvolgere emotivamente lo spettatore. Al suo fianco il compagno in divisa storica impugna una lancia antincendio per spegnere gli ultimi focolai di un rogo.

A salvataggio avvenuto il gesto del soccorritore che è riuscito finalmente ad agganciare la mano della vittima completa la composizione.

Si tratta quindi di un’opera originale anche per la scelta dei materiali a forte valenza simbolica, per l’unione di bronzo e acciaio corten, ma soprattutto per la particolarità stilistica.

Da una parte si supera l’arte informale e concettuale dell’età contemporanea che spesso trasforma o annulla la figura umana senza suscitare emozioni, dall’altra si modifica quella tradizionale per non cadere nella staticità e nel formalismo tipico della scultura italiana del primo cinquantennio del secolo scorso con poche eccezioni tra cui quelle di due grandi come Francesco Messina, Arturo Martini e Giacomo Manzù non a caso i più apprezzati dall’autore.

Veniamo ora alla descrizione analitica del monumento dedicato ai vigili del fuoco:

il gruppo scultoreo è suddiviso in una parte frontale ad altorilievo in cui spiccano le due figure umane realizzate in bronzo con la tecnica della fusione “a cera persa “ e le macerie in acciaio e in due parti laterali in bassorilievo che sono lavorate e cesellate anch’esse in corten .La struttura inclinata verso terra con sezione triangolare è stata montata lungo il lato frontale della rampa in cemento.
In conclusione il gruppo scultoreo monumentale si inserisce nel contesto architettonico della caserma e con la rampa espositiva diventa un sito interattivo al variare delle funzioni.

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