Premiata una scultura dell’artista De Paoli

AL “FESTIVAL DEI 2 MONDI”

ARRIVA da Spoleto l’ultimo riconoscimento all’artista pavese Antonio De Paoli. In questi giorni so-no esposte sue 6 opere allo “Spoleto Art Festival – Art in the City 2017” e una sua scultura, “l’Attesa”, è stata premiata e selezionata per il “Festival dei 2 mondi”, sezione Arte, in programma dal 30 giugno al 16 luglio. «Le mie opere sono esposte nella kermesse realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata dell’Ecuador — spiega l’arti-sta pavese — “Spoleto Art International incontra il Latinoamerica” nel prestigioso storico palazzetto Pianciani di via Brignone a Spoleto. L’inaugurazione è stata lo scorso 25 febbraio e l’esposizione prosegue fino a domenica 12 marzo, quando mi consegneranno il diploma ufficiale per l’opera premiata e selezionata per il Festival dei 2 mondi della prossima estate».
UN ULTERIORE riconoscimento per l’artista, 50enne, laureato in Scenografia all’Accademia di Brera, che dalla scenografia appunto e poi dalla pittura è approdato alla scultura, con la quale sta ottenendo successi in un panorama sempre più ampio. «Questo riconoscimento ottenuto a Spoleto — ammette De Paoli — è un importante tassello nella mia carriera artistica, un percorso che sto proseguendo negli anni e che evidentemente è apprezzato». L’opera selezionata a Spoleto? «Si intitola l’Attesa — spiega l’artista — ed è una scultura, delle dimensioni di circa 80 centimetri, in terracotta refrattaria, di due diverse pigmentazioni. In altre opere presentate a Spoleto ho abbinato terracotta e vetrofusione». Negli ultimi anni, già dal 2010, Antonio De Paoli sta collezionando successi in concorsi di respiro nazionale, da Saint Vincent (dove ha realizzato un’installazione scultorea per la sala consiliare del Comune) a Sapri (suo il progetto selezionato per una statua bronzea raffigurante la spigolatrice), senza dimenticare le sue opere a Lodi (complesso scultoreo antistante la caserma dei Vigili del fuoco) e Voghera (in memoria del pompiere Davide Achilli e del pugile Giovanni Parisi). Stefano Zanette

FONTE

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