Un monumento ai valori di Parisi

Inaugurata a Voghera la statua in cui il campione morto nel 2009 «esce» da una pagina della Gazzetta

Esce da una grande prima pagina della Gazzetta, una statua in posa da pugile, sembra vivo. Giovanni Parisi è ancora il campione, da sotto lo ammirano la moglie Silvia e le figlie Angel, 11 anni domani, e Isabel, 9 compiuti il 2 maggio, stesso giorno del fratello Carlos, 18enne. Angel e Isabel il papà l’hanno visto solo nei filmati, mai da bordoring. Ieri erano lì a svelare il monumento che riporta Flash tra i familiari, gli amici e la città che lo aveva adottato e che lui amava, come ha ricordato il commissario prefettizio Sergio Pomponio. Quella maledetta sera del 25 marzo di 7 anni fa, Giovanni si schiantava in auto a 41 anni. La famiglia perdeva un riferimento, l’Italia un campione, la boxe un futuro dirigente. Anche per la Gazzetta fu un dolore particolare: Parisi aveva disputato 4 mondiali per celebrare i 100 anni del giornale trasformatosi in co-organizzatore delle riunioni al Palalido e al Forum. Aveva iniziato il 9 marzo 1996 conquistando la cintura dei superleggeri contro Sammy Fuentes, poi aveva difeso la corona con Carlos Gonzalez, Sergio Revilla e Harold Miller. Indimenticabile.

PALESTRA Ieri la cerimonia davanti alla palestra della nuova sede della Boxe Voghera, la seconda casa di Giovanni. Silvia Hrubinova Parisi, che ha raccolto l’eredità del marito con la stessa determinazione, ha lasciato la parola ad Antonio Perugino, amico fraterno di Giovanni, che ha animato l’associazione Tutti Insieme per Parisi. «È il coronamento di un sogno — ha detto Perugino — portato avanti da un gruppo di amici per far diventare un simbolo il sacrificio, il rispetto, la caparbietà, la lealtà che sono i valori di Giovanni, valori che fanno diventare uomini prima ancora che pugili». Oreste Perri, presidente del Coni lombardo, ha ricordato Parisi conosciuto a Seul. «Quando morì non volevo crederci — ha detto — E oggi eccolo qui, ancora tra noi». Commosso anche Livio Locarno, il maestro che strappò alla strada un ragazzino venuto dalla Calabria e lo fece diventare un campione. Poi torneo delle Cinture Lombarde, per immaginare Giovanni ancora sul ring.

Giovanni Parisi, con la moglie Silvia, nato nel 1967 e morto in un incidente di auto nel 2009

Il monumento di Parisi è di Antonio De Paoli in bronzo e acciaio, è alto col basamento, realizzato dai fratelli Gigliotti, tre metri e mezzo

Daniele Redaelli

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