Un’opera d’arte racconta St-Vincent

Giovedì scorso è stata inaugurata in Municipio una scultura di Antonio De Paoli

SAINT-VINCENT Un’opera in terracotta refrattaria rosa al quarzo con acciaio e vetrofusione della lunghezza di nove metri adorna la sala consiliare del Municipio di Saint-Vin-cent. E’ stata inaugurata giovedì scorso, 24 settembre, la scultura “Riflessi di storia”, vincitrice del concorso nazionale bandito lo scorso anno e vinto dall’artista pavese Antonio De Paoli. «Il concorso di idee – ha introdotto l’assessore Carmen Jacquemet – è nato dal vincolo di spendere l’uno per cento dei fondi destinati alle opere pubbliche in manufatti artistici. Dello scultore, già noto in Valle per essere il creatore dell’opera “La genesi di Fontechiara” di Issime, la giuria del concorso ha voluto premiare l’attenzione posta all’elemento naturale più rappresentativo per Saint-Vincent: l’acqua». L’opera racconta infatti proprio la storia di Saint-Vincent attraverso l’acqua: dal 1325, inizio dello scavo del canale Ru Courtaud, alla scoperta dell’abate Perret che nel 1770 valorizzò le particolarità benefiche dell’acqua della Fons Salutis. «Quando ho deciso di partecipare al concorso – ha spiegato lo scultore Antonio De Paoli – mi sono documentato sul paese, alla ricerca di un elemento che potesse riassumerne la storia e ho trovato nell’acqua la mia principale fonte di ispirazione. La scelta dei materiali mi ha portato ad utilizzare il vetro per riprodurre l’effetto visivo di un fiume, metafisica rappresentazione ricca di interpretazioni, la terracotta refrattaria rosa per il bassorilievo e l’acciaio corten come supporto per l’intera scultura. Vista l’importante presenza nella sala del lampadario, anch’esso in vetro, ho voluto legarmici visivamente, per creare un’armonia capace di generare quel muto dialogo che, a mio avviso, deve nascere tra osservatore e opera». Posta sulla parete inclinata di sessantacinque gradi della sala, pesa mezza tonnellata. I lavori di posizionamento hanno richiesto quindici giorni di lavoro. Presente all’inaugurazione era pure una delegazione di Voghera, giunta per rafforzare il legame tra i due Comuni.

Da sinistra il parroco don Pietro Panceti, lo scultore Antonio De Paoli e il sindaco Mado Borgio con alle spalle l’opera inaugurata giovedì scorso nella sala consiliare del Municipio di Saint-Vincent

Edoardo Alliod

La Vallée Notizie
SABATO 26 SETTEMBRE 2015

Inaugurata a Saint Vincent l’opera d’arte dello scultore pavese Antonio De Paoli

Nella Sala Consiliare del Comune

Inaugurata a Saint Vincent l’opera d’arte dello scultore pavese Antonio De Paoli
Si intitola “Riflessi di storia” l’ultima creazione dell’artista pavese Antonio De Paoli. Giovedì 24 settembre è stata inaugurata nel-a Sala Consiliare del Comune di Saint Vincent, dove ora campeggia in tutta la sua bellezza. Alla presenza di autorità locali civili e religiose l’opera è stata scoperta dopo quattro, mesi trascorsi tra progettazione e realizzazione. Antonio De Paoli è alla sua seconda “affermazione” in Valle D’Aosta, ha infatti già vinto (nel 2013) un concorso nel comune di Issime per la realizzazione di un monumento di fronte all’edificio scolastico Z’Lannsch House. Per il Comune di Saint Vincent ha creato un’opera composta da terracotta refrattaria rosa al quarzo con Corten e vetrofusione per uno sviluppo in lunghezza di circa 9 m montata sulla parete interna della Sala, inclinata di 65°. Si tratta di un grande bassorilievo che racconta, con le sue rappresentazioni simboliche, la storia di Saint Vincent attraverso l’acqua: dal 1325 — inizio dello scavo del canale Ru Courtaud alla scoperta del abate Perret che nel 1770 trovò le particolarità bene-fiche dell’acqua della Fons Salutis, primo passo per la costruzione delle Terme. Il complesso tridimensionale “taglia” longitudinalmente la parete e attraverso i riflessi del rilievo in vetrofusione rappresenta la dina-mica dello scorrimento dell’acqua come l’inarrestabile procedere del tempo. La composizione è studiata dal punto di vista prospettico per inserire nel suo contesto la silouette del grosso lampadario in vetro di Murano già presente nella Sala. L’illusione che si è voluto dare è di una cascata che si riversa nel fiume in vetrofusione. Sui pannelli geometrici in Corten sono montati due bassorilievi ín terracotta refrattaria rosa che raccontano i due avvenimenti della storia locale citati precedentemente. Lo scultore ha voluto concepire un opera non decorativa ma ricca di significati che possono, in qualche modo, identificare la storia di Saint Vincent e la sua comunità. L’inaugurazione è stata impreziosita dal brindisi offerto dalle Cantine Doria di Montalto Pavese. Un altro successo per De Paoli dopo la recente inaugurazione dell’opera per la nuova sede dei Vigili del Fuoco di Lodi e dell’opera realizzata sul lungomare di Sapri raffigurante la celebre “Spigolatrice”. Matteo Ranzini

IL TICINO

Anno 124 – n.35

Venerdì 25 settembre 2015

Antonio De Paoli al lavoro all’opera per il municipio di St-Vincent

Un’opera monumentale racconta Saint-Vincent

Per il municipio di Saint-Vin-cent ha creato un’opera composta da terracotta refrattaria rosa al quarzo con acciaio e vetrofusione per uno sviluppo in lunghezza di circa 9 metri, montata su una parete interna, inclinata di 65 gradi. Antonio De Paoli, scultore di Pavia, già noto in Valle d’Aosta per aver vinto un concorso nazionale per la realizzazione di un monumento di fronte all’edificio scolastico di Issime nel 2013, da anni arricchisce piazze, chiese, edifici pubblici e privati in Italia con le sue sculture monumentali. L’artista, oggi alle 16 nella sala consiliare, inaugurerà l’opera d’arte «Riflessi di storia» grande bassorilievo che racconta, con le sue rappresentazioni simboliche, la storia di Saint-Vincent attraverso l’acqua: dal 1325, inizio dello scavo del canale Ru Courtaud, al-la scoperta dell’abate Perret che nel 1770 trovò le particolarità benefiche dell’acqua della Fons Salutis, primo passo per la costruzione delle Terme. «L’illusione che ho voluto da-re è quello di una cascata che si riversa nel fiume in vetro fusione – dice De Paoli -. Sui pannelli geometrici in Corten ho montato due bassorilievi in terracotta refrattaria rosa che raccontano i due avvenimenti della storia locale legati all’acqua». La progettazione e la realizzazione della scultura di De Paoli, con il suo complesso montaggio, è durata più di 4 mesi. L’autore ha curato personalmente ogni dettaglio affinché i vari materiali uniti dessero una lettura coerente e armonica identica al bozzetto tridimensionale vincitore di concorso, bandito al momento della realizzazione del nuovo municipio. La maggiore difficoltà è stata riscontrata durante il montaggio di due settimane, che ha sfidato la forza di gravità su una parete inclinata ricoperta da pannelli in cartongesso dietro cui si so-no dovuti installare telai di sostegno in ferro sulle travi in ce-mento del tetto. D. G.

LA. STAMPA
GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE 2015
Cultura &Spettacoli

Un’opera d’arte in Municipio

A Saint-Vincent l’inaugurazione di “Riflessi di storia”

SAINT-VINCENT Giovedì prossimo, 24 settembre, alle 16 nella sala del Consiglio di Saint-Vincent, in presenza delle autorità locali, regionali e religiose verrà inaugurata l’opera d’arte “Riflessi di storia” di Antonio De Paoli. L’autore dell’istallazione artistica è uno scultore di Pavia già noto in regione per aver vinto un concorso nazionale per la realizzazione di un monumento di fronte all’edificio scolastico Z’l.annsch House di Issime nel novembre del 2013. E’ un artista che da anni arricchisce piazze, chiese ed edifici pubblici e privati in Italia con le sue sculture monumentali unendo spesso acciaio corten e bronzo. In questo caso, per il Municipio di Saint-Vincent, ha creato un’opera composta da terracotta refrattaria rosa al quarzo con corten e vetrofusione per uno sviluppo in lunghezza di circa nove metri montata sulla parete interna della sala, inclinata di sessantacinque gradi. E’ un grande bassorilievo che racconta, con le sue rappresentazioni simboliche, la storia di Saint-Vin-cent attraverso l’acqua: dal 1325, inizio dello scavo del canale ru Courtau, alla scoperta dell’Abate Perret che nel 1770 valorizzò le particolarità benefiche dell’acqua della “Fons Salutis”, primo passo verso la costruzione delle Terme. Il complesso tridimensionale “taglia” longitudinalmente la parete e attraverso i riflessi del rilievo in vetro fusione rappresenta la dinamica dello scorrimento dell’acqua come l’inarrestabile procedere del tempo. La composizione è studiata dal punto di vista prospettico per inserire nel suo contesto la silhouette del grosso lampadario in vetro di Murano già presente nella stanza. L’illusione che si è voluta dare è di una cascata che si riversa nel fiume in vetrofusione. Sui pannelli geometrici in corten sono montati due bassorilievi in terracotta refrattaria rosa che raccontano i due avvenimenti della storia locale citati precedentemente. La progettazione e realizzazione della scultura di Antonio De Paoli con il suo complesso montaggio è durata più di quattro mesi.

La Valleé
NOTIZIE ANNO XXX – NUMERO 39
SABATO 19 SETTEMBRE 2015
IL SETTIMANALE DELLA VALLE D’AOSTA