Sono nato a Pavia il 27 maggio 1969 nel segno dei Gemelli e fin da piccolo ho avuto la passione per l’arte. Ho superato, infatti, in modo assai soddisfacente, l’esame di maturità artistica e mi sono iscritto all’Accademia di Brera dove ho conseguito, nel 1988, il diploma di laurea in scenografia a pieni voti con una tesi su Salvador Dalì ed il cinema degli anni ’30. Avevo già al mio attivo due fascicoli a fumetti: uno commissionato dalla Diocesi di Tortona sulla vita di San Bovo e uno ordinato dall’Ordine Agostiniano, con la consulenza di Padre Cremona, sulla vita di Sant’Agostino, che ebbero successo e mi fruttarono i primi guadagni.

Partecipai anche a tre collettive di pittura (Como, Pavia, Milano) con riconoscimenti vari e una personale a Firenze.
Ho iniziato, però, la mia primaria attività da scenografo, una volta soddisfatti gli obblighi di leva, sotto la guida di Enrico Tovaglieri e ho lavorato per il progetto di Eurodisneyland, presso la Ditta Mazzoli di Lecco. Poi per due anni ho lavorato come assistente scenografo a Canale 5 (Mediaset), partecipando a vari programmi. Nel ’95 sono passato alla Rai per programmi destinati ai ragazzi e nel ’97 sono stato promosso scenografo effettivo e con questo incarico sono rimasto fino al ’99, quando mi ha ripreso la vecchia vocazione per l’arte, esplosa l’anno prima, quando mi è stata offerta da Don Sante Torretta, parroco di Casorate, la possibilità di dipingere un ciclo pittorico nella chiesa di San Vittore.

Ho sempre pensato a riproporre motivi d’arte sacra, non solo legati come oggi si usa al vetro e al cemento. Accettai e nacquero così le mie composizioni parietali su: Adamo ed Eva, la Natività, Gesù prima dell’arresto e la Resurrezione nei catini laterali, il giudizio di Dio nell’abside, che suscitarono vivo interesse, qualche polemica per l’inserimento tra gli altri affreschi di epoca precedente.
Fui ancora chiamato a realizzare, sempre a Casorate, le formelle in terracotta della Via Crucis, la pala dell’altare della chiesetta dell’Oratorio, una scultura con Cristo sorridente tra i bimbi, sul portale del medesimo (che fu inaugurate dal Cardinal Martini) e una grande tela della Crocifissione. Il clou della mia attività in paese fu però rappresentato dalla realizzazione, nel 2000, di un grande portale in bronzo del Giubileo, costato un anno di lavoro, che fu inaugurato da Mons. Ravasi, Rettore dell’Ambrosiana, ed ebbe unanimi consensi anche sulla stampa. Nel 2002, realizzai anche le due porte laterali, sempre in bronzo, che furono benedette da Mons. Arciprete del Duomo di Milano.
Le committenze di privati per pitture, sculture, restauri, disegni per copertine di libri e stampe, intanto fioccavano ed io decisi di mettermi in proprio, costituendo uno Studio d’arte, trasformando in laboratorio una vecchia cappella di famiglia a Corvino San Quirico. Da allora, ho lavorato un po’ in tutta la provincia e citerò qui solo i lavori più importanti eseguiti tra il 2001 e il 2004: un altare nella Pieve romanica di San Zaccaria a Godiasco, le statue di San Luigi Orione e San Luigi Vermiglia, sulla facciata della chiesa di Lungavilla, un altorilievo di San Luigi Orione e frate Ave Maria a Sant’Alberto di Butrio, un bassorilievo di San Sebastiano per la cattedrale di Casteggio, l’altorilievo in bronzo della Torre Civica per il Kiwanis Club-Pavia collocato sulla Piazza del Duomo.
Contemporaneamente, ho iniziato un altro tipo di attività che mira a mettere a frutto ciò che i miei studi mi hanno insegnato: l’architettura d’interni, in cui è possibile sposare linee personali di design con opere d’arte. Sono nati così i particolari progetti di ristrutturazione e di arredamento per diversi caffè. Dopo quello di Piazza Tetrarca a Pavia, il caffè “Rinascimento” a Casorate, uno a Piacenza ed un altro a Legnano. Esiste, infine, un progetto per Piazza Navona a Roma, che attende il nulla osta del Comune. Si tratta di ambienti trasformati radicalmente, in cui nulla è di serie dai pavimenti ai soffitti, gradevoli e raffinati, in cui è piacevole sostare, anche per ammirare sculture, pitture originali ed anche giochi di luce.
Sperimentare ed approfondire rimane sempre il mio obiettivo, cercando di ovviare a questo tempo consumistico, superficiale e vuoto; sempre nel culto del bello.

(Antonio De Paoli)


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