Energia Emergente - monumento dedicato alla Guardia Costiera di Livorno

Monumenti pubblici

Progettare un’opera d’arte che possa rappresentare il Corpo nazionale della Guardia Costiera è estremamente complesso in quanto la tematica racchiude più aspetti, da quelli simbolici a quelli legati all’attualità.

La Guardia Costiera storicamente è l’erede delle antiche magistrature del mare, alle quali era stata affidata l’amministrazione e la cura dei porti. E’ stata istituita a Firenze, capitale del Regno d’Italia, nel 1865. Con il secolo scorso, l’odierno Corpo, ha tolto la toga della Magistratura speciale marittima. E’ diventato operativo regolando l’utilizzazione dei porti e delle spiagge, tutelando i commerci marittimi e vigilando su tutte le attività che si svolgono nel mare. La sua gestione copre in questo modo vari compiti da quelli amministrativi tecnici a quelli legati alla sicurezza di navigazione, fino alla salvaguardia della vita umana in mare.

Quest’ultimo è forse il compito più complesso e rappresenta al meglio il loro impegno civile e umano.
Il Corpo non a caso compare spesso come protagonista nelle cronache attuali e di storia recente: come il salvataggio di migliaia di persone in seguito al naufragio della Costa Concordia, il recupero dei naufraghi, il soccorso dei rifugiati che arrivano sulle nostre coste alla ricerca della salvezza da carestie, guerre e soprusi di ogni genere.

Un monumento che esprime tutto questo non deve limitarsi ad un fatto, magari legato al territorio a cui è destinato, ma rappresentare il più possibile l’intera tematica legata alla Guardia Costiera.

Il mio progetto, in questo modo parte dal logo che è, nella sua sobrietà, molto significativo. Racchiude in una geometria semplice il tricolore e l’ancora, che insieme diventano denominatore comune di tutte le imbarcazioni e le attività marittime nel territorio Nazionale.

Ho pensato ad una metamorfosi allegorica del logo che diventa prua di una nave e vettore di raffigurazioni simboliche legate all’aspetto umano del Corpo e quello tecnico dei mezzi di pronto intervento.

Il monumento descrive il lato anteriore e posteriore di una istallazione scultorea composta da una struttura verticale a forma di prua con due altorilievi raffiguranti la sintesi dei mezzi della Guardia Costiera, e il soccorso di un naufrago.

Il complesso scultoreo prevede l’utilizzo di tre materiali come i tre colori che compongono la nostra bandiera.

Il marmo bianco di Carrara, per la struttura bifrontale a prua e le onde poste sulla base della composizione. Il bronzo per gli altorilievi e l’acciaio corten su i pannelli del lato posteriore.
Il prospetto principale descrive una superficie scandita da due pannelli. Quest’ultimi hanno la profondità e lavorazioni differenti in coerenza con la grafica del simbolo come se attraverso la sua lettura si materializzasse in oggetto reale.
Le onde modellate in marmo bianco di Carrara sono in altorilievo. Occupano la parte inferiore dell’installazione scultorea, fungendo da elementi di continuità tra la verticalità delle sculture a pannelli e la recinzione della caserma di via Zambelli, su cui è collocata. Inoltre, il plasticismo irregolare delle superfici si contrappone alla regolarità dei pannelli marmorei che innescano dinamismo.

Il monumento si sviluppa come un libro e si apre ad altre immagini.

Il primo altorilievo bronzeo è montato sulla parete marmorizzata e rappresenta un’azione di pronto intervento. Motovedetta e un elicottero dal punto di vista compositivo, seguono il movimento delle forme scolpite in marmo.

L’altro altorilievo, anch’esso realizzato in bronzo, rappresenta un’azione di salvataggio di un naufrago. E’ come il racconto di una cronaca che ha l’intento di descrivere il coraggio e lo spirito di abnegazione di uomini di mare pronti a salvaguardare la vita di tutti. Lo fanno al di là di eroismi, ma ligi al proprio dovere seguendo alla lettera il motto del Corpo “Omnia vincit animus”. Questa frase, è incisa sul pannello in acciaio corten nel lato posteriore del monumento.

Il logo della Guardia Costiera, ovvero l’ancora, è ricavata da scanalature su ambi i lati della prua marmorea.

 

Guarda le fasi di realizzazione

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