papa san Pio V di Antonio De Paoli

Il papa Ghislieri di De Paoli dinamismo in marmo rosa

Il papa Ghislieri di De Paoli dinamismo in marmo rosa

La nuova scultura verrà collocata nella piazzetta dell’ospedale di Alessandria

«Di Pio V, che non porta la tiara sul capo, ho voluto trasmettere anche l’umiltà»

Lo scultore pavese Antonio De Paoli presenta il suo nuovo progetto, incentrato sulla figura di papa Pio V.

I o scultore pavese Antonio De Paoli ha realizzato una nuova opera legata all’arte religiosa, mantenendo fede al suo marchio di fabbrica. Dopo la statua dedicata a San Francesco d’Assisi, l’artista che ha superato abbondantemente i confini pavesi per fama, ha recentemente confezionato un’opera per il pugile sardo Salvatore Burruni.

Ora De Paoli ha portato a compimento un nuovo progetto, incentrato sulla figura di papa Pio V, al secolo Antonio Ghislieri, nato a Bosco Marengo, nell’alessandrino nel 1504, e fondatore del collegio universitario Ghislieri a Pavia nel 1567.

LA DELEGAZIONE, Nei giorni scorsi, una delegazione composta dall’onorevole vogherese Paolo Affronti, da Fabrizio Palenzona, banchiere ed ex presidente della provincia di Alessandria e dal dottor Antonio Maconi ha visitato lo studio dell’artista De Paoli, ammirando cosi l’opera, che ora transiterà da una fonderia di Verona. Nei prossimi mesi, la statua di papa Ghislieri, alta due metri e settanta, verrà collocata nella piazzetta antistante ospedale di Alessandria.

«Si tratta di un’opera su committenza, a cui ho lavorato negli ultimi mesi. Il gruppo scultoreo è in bronzo, e il basamento in marmo rosa di Portogallo», spiega De Paoli.

La figura di papa Pio V racchiude un profondo significato storico: «Questo pontefice viene associato alla battaglia di Lepanto, del 1571, quando la Lega Santa fermò l’avanzata dell’impero ottomano. Fu uno dei primi a pensare all’Europa unita, ed è inoltre passato alla storia come uno dei padri della chiesa che rafforzò la Controriforma, a difesa della chiesa cattolica».

LE CARATTERISTICHE DELL’OPERA L’opera di De Paoli ritrae il pontefice in un gesto religioso, a cui è legata una leggenda che ammanta di fascino la figura di Papa Ghislieri: «L’ho ritratto in ginocchio, mentre è raccolto in preghiera. Ogni sera aveva l’abitudine di pregare nella sua cappella, e secondo la leggenda, in uno di quei momenti di preghiera, il papa fu vittima di un tentativo di avvelenamento. Qualcuno aveva cosparso di veleno i piedi di Gesù nel crocifisso per uccidere il papa, ma quando papa Pio V si avvicina per baciare il crocifisso, i piedi di Gesù si spostano lateralmente, evitando cosi il contatto con le labbra del pontefice. In questa opera, inoltre, si nota l’umiltà del papa, che non porta la tiara sul capo, ma l’ha appoggiata a terra».

Come da tradizione delle opere di De Paoli, si coglie un senso di dinamismo:

«Il papa è in movimento, esprime una reazione quasi di stupore, ritrae la mano e lascia la presa del crocifisso. Si sta per alzare, questo è il momento che precede l’azione. Si percepisce energia, e vitalità, come avviene abitualmente nelle mie opere, che trasmettono un senso di vita, seguendo una mia precisa idea progettuale». —

di ALESSANDRO QUAGLINI

FONTE: LA PROVINCIA PAVESE del 19/07/2024

statua di papa Ghislieri ad destinata alla città di Alessandria

Papa Ghislieri ad Alessandria scultura di Antonio De Paoli

SAN PIO V INGINOCCHIATO IN PIAZZA AD ALESSANDRIA

L’OPERA E’ STATA MOSTRATA IN ANTEPRIMA AL COMITATO COMMITTENTE NELLO STUDIO D’ARTE SULLE COLLINE OLTREPADANE

SAN PIO V INGINOCCHIATO IN PIAZZA AD ALESSANDRIA

SCULTURA DI PAPA GHISLIERI REALIZZATA DALL’ARTISTA PAVESE ANTONIO DE PAOLI

Un’immagine ben diversa da quella nota ai pavesi per la statua davanti al collegio Ghislieri. San Pio V Papa, al secolo Antonio Ghislieri, inginocchiato, con un’espressione di stupore e un moto quasi di spavento per il prodigio del Crocifisso che ritrae le gambe.

L’opera dell’artista pavese Antonio De Paoli è stata presentata in anteprima a una delegazione del Comitato committente, coordinato dall’onorevole vogherese Paolo Affronti, presieduto da Fabrizio Palenzona, presidente del Comitato per le celebrazioni per i 450 anni della morte di San Pio V nel 2022 dopo aver ricoperto la presidenza anche del Comitato nazionale per il V centenario della nascita nel 2004, accompagnato dal presidente della Fondazione Solidal Onlus, Antonio Maconi.

Ad accogliere gli ospiti arrivati da Alessandria, nel pomeriggio di sabato scorso nello studio d’arte De Paoli alla frazione Novellina di Corvino San Quirico, anche il sindaco Michele Lanati e l’assessore Fabio Bruni.

«Con questa statua colmiamo un vuoto durato quasi 500 anni», il commento di Fabrizio Palenzona alla vista dell’opera, che dopo la fase della fusione in bronzo sarà poi installata in modo permanente in una piazza ad Alessandria, con i dettagli dell’inaugurazione ancora in fase di definizione.

La statua di Antonio De Paoli, pur studiata in base all’iconografia ufficiale del Santo, si differenzia non poco dall’immagine tradizionale, austera e severa, del Papa dell’Inquisizione, della lotta agli eretici e della battaglia di Lepanto che fermò l’avanzata islamica dei turchi. Per una rappresentazione in chiave più moderna è stato scelto un episodio della vita di Pio V che, pur non essendo un miracolo riconosciuto dalla Chiesa, ricorre in una tradizione divenuta leggenda: Papa Ghislieri era infatti solito baciare i piedi del Crocifisso e, proprio per questo, i suoi nemici che lo volevano morto li avevano cosparsi di veleno. Ma scampò al tentativo di avvelenamento perché il Cristo spostò i piedi avvelenati.

Un episodio che l’artista Antonio De Paoli ha immortalato in una scultura che, nel suo inconfondibile stile, appare in movimento. «Oltre all’espressione del volto, stupita, quasi spaventata – spiega l’artista – la statua ha un moto spontaneo, sia delle dita della mano sinistra che impugna il Crocifisso e al momento del prodigio allentano istintivamente la presa, sia del braccio destro che si ritrae mentre l’intero corpo indietreggia quasi per alzarsi dalla posizione inginocchiata. Un moto che ho rappresentato anche con il complesso movimento della mantellina e dell’intera veste papale, non un banale drappeggio ma frutto di uno specifico studio».

Di Stefano Zanette

FONTE: IL SETTIMANALE PAVESE del 11/07/2024

Ghislieri

Statua di San Pio opera del pavese De Paoli abbellirà Alessandria

Svelata a Corvino San Quirico

Statua di San Pio opera del pavese De Paoli abbellirà Alessandria

«Con questa statua colmiamo un vuoto durato quasi 500 anni». Fabrizio Palenzona, presidente del Comitato per le celebrazioni per i 450 anni della morte di San Pio V nel 2022 dopo aver ricoperto la medesima carica anche del Comitato nazionale per il V centenario della nascita dello stesso papa Ghislieri nel 2004, accompagnato dal coordinatore del Comitato, l’onorevole vogherese Paolo Affronti, e dal presidente della Fondazione Solidal Onlus, Antonio Maconi, ha potuto vedere in anteprima la scultura dell’artista pavese Antonio De Paoli, che a breve effettuerà il passaggio della fusione in bronzo per essere poi installata in una piazza di Alessandria, terra natale dell’unico papa piemontese.

Nello studio d’arte De Paoli, alla frazione Novellina di Corvino San Quirico hanno fatto gli onori di casa, ricevendo la delegazione arrivata dal vicino Piemonte, il sindaco Michele Lanati e l’assessore Fabio Bruni. Come sempre l’opera di Antonio De Paoli si stacca dall’iconografia classica per una rappresentazione originale, ben diversa ad esempio dell’immagine nota ai pavesi per la statua davanti al collegio Ghislieri. «San Pio V è in ginocchio – spiega l’artista – e sta assistendo al prodigio del Crocifisso che sposta i piedi avvelenati dai nemici che volevano avvelenare il Papa».

di Stefano Zanette

Fonti: IL GIORNO del 10 luglio 2024

monumento al papa ghislieri

Andrà ad Alghero la statua del pugile Burruni realizzata dal pavese Antonio De Paoli

Lo scultore ha presentato alla delegazione giunta dalla città sarda il modello della scultura

Andrà ad Alghero la statua del pugile Burruni realizzata dal pavese Antonio De Paoli

Verrà inaugurata il 29 settembre (festa patronale) proprio ad Alghero (sua città natale) la statua che lo scultore

pavese Antonio De Paoli si appresta a creare e dedicata al pugile sardo Salvatore Burruni. Nei giorni scorsi, intanto, una delegazione formata anche dal figlio del campione del mondo dei pesi mosca è stata accolta dal sindaco di Corvino san Quirico Michele Lanati e dal vicesindaco Fabio Bruni nello studio dello scultore De Paoli con lo scopo di visionare per la prima volta il modello che presto accoglierà il bronzo fuso.

Gianfranco, promotore dell’iniziativa e figlio del pugile, si è commosso vedendo il modello della scultura del padre:

“Oltre alla somiglianza, davvero emozionante, quello che più mi ha colpito della statua è lo slancio del caratteristico balzo che l’artista è. riuscito a immortalare, quasi in movimento”. “Tutto è nato quasi sei anni fa – ha precisato De Paoli -: mi chiamarono per far parte di un gruppo di scultori selezionati e fare una selezione delle proposte che sarebbero arrivate in bozza. Dopo il coinvolgimento degli enti territoriali la selezione è partita ed io sono risultato vincitore. Ho poi approntato il bozzetto grafico. Il secondo passaggio è stato l’invito alla presentazione ufficiale a cui ho partecipato spiegando, questa volta, il bozzetto tridimensionale.

La scultura è alta due metri e verrà installata su un basamento di marmo locale: non è un monumento statico ma un fermo-immagine’ che racconta di Burruni stile e caratteristica del suo salto longitudinale in avanti verso l’avversario; sembrava una catapulta con il suo balzo micidiale, era unico in uno stile del genere ed io così l’ho reso immortale. La statua è una sfida alla gravità: il suo notevole peso verrà sostenuto da due perni in acciaio posti all’interno delle gambe stesse in modo tale che non si vedranno sostegni’.

Il progetto, sostenuto dal Comune di Alghero, la presidenza del Consiglio regionale, la Fondazione di Sardegna e la Camera di commercio di Sassari, è anche frutto di una raccolta fondi che ha coinvolto tifosi, cittadini e imprese locali, dimostrando quanto profondo sia il legame di Burruni con la sua terra e la sua gente.

FONTI: da IL TICINO del 26 aprile 2024

Da Alghero a Corvino nello studio di De Paoli

LA VISITA

Da Alghero a Corvino nello studio di De Paoli

CORVINO SAN QUIRICO

Una delegazione proveniente dalla città sarda di Alghero, guidata da Gianfranco Burruni, ha potuto apprezzare da vicino l’opera scultorea realizzata dall’artista oltrepadano Antonio De Paoli, dedicata a Salvatore Burruni, pugile sardo che vinse il titolo mondiale dei pesi mosca nel ’65. «Il figlio Gianfranco Burruni e i componenti della delegazione giunti da Alghero si sono emozionati alla visione della scultura”, spiega De Paoli.

All’incontro hanno partecipato anche il sindaco di Corvino, Michele Lanati e il vicesindaco Fabio Bruni. Dopo che gli è stato conferito l’incarico, lo scorso primo dicembre, Antonio De Paoli si è messo al lavoro, prendendo spunto da foto e video che ritraevano in azione sul ring il pugile sardo.

Il risultato è un’opera superiore alla grandezza naturale del campione, che verrà poi fusa nel bronzo, e il prossimo 29 settembre, giorno della festa patronale della città sarda, verrà collocata nella piazza di Alghero.

“Ho ritratto “Tore” Burruni mentre è intento ad attaccare, col corpo proteso in avanti e in punta di piedi. Come in tutte le mie opere, emerge un senso di forza e di vitalità. La difficoltà è stata quella di coniugare la fisionomia del campione con la contrazione muscolare che si crea sul ring», spiega De Paoli.

Non è la prima opera che lo scultore oltrepadano realizza peri campioni della boxe. Nel 2016, infatti, De Paoli firmò il monumento dedicato al campione vogherese Giovanni Parisi, che troneggia nel giardino antistante alla palestra della Boxe Voghera.

Le opere di De Paoli toccano anche altri ambiti, come il genere mistico-religioso, rappresentato dalla statua di San Francesco, inaugurata due anni fa a Cannara, nelle vicinanze di Assisi. «Anche in questo caso, è evidente come il protagonista stia sfidando la forza di gravità», spiega Antonio De Paoli.

A sinistra il sindaco Lanati e Antonio De Paoli con gli ospiti sardi

di ALESSANDRO QUAGLINI

FONTI: LA PROVINCIA PAVESE del 21 aprile 2024

L’EMOZIONE DI SUO FIGLIO PER LA STATUA DI “TORE”

DELEGAZIONE ARRIVATA DALLA SARDEGNA NELLO STUDIO DELL’ARTISTA PAVESE A CORVICO SAN QUIRICO

L’EMOZIONE DI SUO FIGLIO PER LA STATUA DI “TORE”

SVELATA IN ANTEPRIMA L’OPERA DI ANTONIO DE PAOLI CHE ANDRÀ AD ALGHERO

È successo ancora. Proprio come quando la vedova di Giovanni Parisi si era commossa e si era quasi messa a parlare alla statua del compianto marito svelata in anteprima nello studio dell’artista pavese Antonio De Paoli. Questa volta è toccato a Gianfranco Burruni, figlio del campione di pugilato sardo immortalato nell’ultima opera dello stesso scultore pavese.

È appositamente arrivata dalla Sardegna, domenica nello studio d’arte alla frazione Novellina di Corvino San Quirico, la delegazione del comitato spontaneo Amici di Tore, mutuato in Aps Tore Burruni, sotto la presidenza del giornalista sportivo Carlo Branca, che lo scorso dicembre aveva già accolto De Paoli ad Alghero per la presentazione del bozzetto.

Accolti anche da Michele Lanati e Fabio Bruni, sindaco e vicesindaco di Corvino San Quirico, il figlio di Burruni era accompagnato dal cerimoniere del Comune di Alghero, Sandro Simula, e da altri due componenti dell’Aps, tra i quali uno dei soci fondatori, Romano Marcias, organizzatore di eventi.

Hanno così potuto vedere e anche toccare con mano il modello a grandezza naturale della statua, pronto per la successiva fase della fusione in bronzo, che il prossimo settembre verrà collocata nel centro storico di Alghero (Sassari). «Non nascondo che è stata per me una grande soddisfazione – ammette Antonio De Paoli – vedere l’emozione negli occhi del figlio».

«Mi sono emozionato – conferma Gianfranco Burruni -. Oltre alla somiglianza, quello che più mi ha colpito della statua è lo slancio del caratteristico balzo che l’artista è riuscito a immortalare, quasi in movimento». «Avevo visionato diversi filmati dei combattimenti di Tore Burruni – ricorda De Paoli – e ho notato questa tecnica tutta sua di balzare in avanti per colpire gli avversari più alti: ho voluto rappresentarlo proprio in questo slancio».

Il progetto “Una statua per Tore”, patrocinato dal Comune di Alghero, con contributo della presidenza del Consiglio regionale, della Fondazione di Sardegna e della Camera di Commercio di Sassari, con anche il contributo di una raccolta fondi tra tifosi, cittadini e aziende del territorio, dal 2017 aveva lanciato l’idea che si è concretizzata negli anni con una selezione tra scultori di fama nazionale che avessero già realizzato statue in bronzo di campioni di pugilato.

E la scelta era caduta sull’artista pavese, già autore della scultura a Voghera di Giovanni Parisi, che si è quindi cimentato nella realizzazione della statua in ricordo di Salvatore Burruni a venti anni dalla morte (30 marzo 2004). Classe 1933, Tore Burruni nel 1965 conquistò a Roma il titolo mondiale dei pesi mosca battendo il thailandese Kingpetch.

di Stefano Zanette

Fonti : SETTIMANALE PAVESE del 18 aprile 2024

visita di APS Burruni allo studio di Antonio De Paoli

Statua per il pugile Burruni.

Statua per il pugile Burruni.

Sarà posizionata ad Alghero La firma è del pavese De Paoli

Lo svelamento davanti a una delegazione arrivata dalla Sardegna Presente anche il figlio del boxeur. «Ho visto il modello e mi sono emozionato»
CORVINO SAN QUIRICO

«Mi sono emozionato». Gianfranco Burruni, figlio del campione di pugilato Salvatore “Tore” Burruni, ha potuto vedere e toccare con mano il modello a grandezza naturale della statua, realizzato dall’artista pavese Antonio De Paoli, pronto per la successiva fase della fusione in bronzo, che il prossimo settembre verrà collocata nel centro storico di Alghero (Sassari).

È appositamente arrivata dalla Sardegna, domenica nello studio d’arte in località Novellina di Corvino San Quirico, la delegazione del comitato spontaneo Amici di Tore, mutuato in Aps Tore Burruni, sotto la presidenza del giornalista sportivo Carlo Branca, che lo scorso dicembre aveva già accolto De Paoli ad Alghero per la presentazione del bozzetto.

Il progetto “Una statua per Tore”,

patrocinato dal Comune di Alghero, con contributo della presidenza del Consiglio regionale, della Fondazione di Sardegna e della Camera di commercio di Sassari, con anche il contributo di una raccolta fondi tra tifosi, cittadini e aziende del territorio, dal 2017 aveva lanciato l’idea che si è concretizzata negli anni con una selezione tra scultori di fama nazionale che avessero già realizzato statue in bronzo di campioni di pugilato.

E la scelta è caduta sull’artista pavese, già autore della scultura a Voghera di Giovanni Parisi, che si è cimentato nella realizzazione dell’opera in ricordo di Salvatore Burruni a vent’anni dalla morte (30 marzo 2004), classe 1933, che nel 1965 conquistò a Roma il titolo mondiale dei pesi mosca battendo il thailandese Kingpetch.

Accolti sulle colline oltrapadane da Michele Lanati e Fabio Bruni, sindaco e vicesindaco di Corvino San Quirico, il figlio di Burruni è stato accompagnato dal cerimoniere del Comune di Alghero, Sandro Simula, e da altri due componenti dell’Aps. tra i quali uno dei soci fondatori, Romano Marcias, organizzatore di eventi.

«Oltre alla somiglianza, davvero emozionante – commenta Gianfranco Burruni – quello che più mi ha colpito della statua è lo slancio del caratteristico balzo che l’artista è riuscito a immortalare, quasi in movimento». «Ho visionato diversi filmati dei combattimenti di Tore Burruni – conferma De Paoli – e ho notato questa tecnica tutta sua di balzare in avanti per colpire gli avversari più alti: ho voluto rappresentarlo proprio in questo slancio».

Da sinistra Sandro Simula cerimoniere del Comune di Alghero, Michele Lanati sindaco di Corvino San Quirico, Antonio De Paoli, il vicesindaco Fabio Bruni, Romano Marcias tra i fondatori dell’associazione dedicata a Burruni e Gianfranco Burruni

di Stefano Zanette

FONTI: IL GIORNO del 16/04/2024

su IL GIORNO visita APS Tore Burruni in studio di Antonio De Paoli

Lo scultore De Paoli realizzerà la statua del pugile sardo Burruni

L’OMAGGIO AL CAMPIONE

Lo scultore De Paoli realizzerà la statua del pugile sardo Burruni

PAVIA

Un altro importante incarico per lo scultore pavese Antonio De Paoli che realizzerà una statua bronzea, nel centro storico di Alghero, di Tore Burruni, a 20 anni dalla morte. Salvatore Burruní è stato il più grande pugile algherese che nel 1965, a Roma, conquistò il titolo mondiale dei pesi mosca battendo il thailandese Kingpetch.

L’associazione Tore Burruni ha scelto De Paoli tra molti artisti, determinante è stato anche il forte apprezzamento per precedenti lavori e in particolare per la statua di Giovanni Parisi, un altro grande campione del pugilato, a Voghera, e la statua di San Francesco a Cannara, in provincia di Perugia, il cui bozzetto originale di quest’ultimo è stato consegnato dall’autore a Papa Francesco in un’udienza tenutasi mercoledì 8 novembre.

L’iniziativa denominata “Una statua per Tore” è stata presentata al palazzo El Quarter ad Alghero dove lo scultore pavese ha mostrato il bozzetto della statua.

«Nelle mie opere cerco sempre azione, dinamismo, forza -spiega Antonio De Paoli -Ho visionato vari filmati dei combattimenti di Tore Burruni e ho notato questa tecnica tutta sua di balzare in avanti per colpire gli avversari più alti. Ho voluto rappresentarlo proprio in questo fermo immagine per sottolineare come è riuscito sfruttare il suo presunto punto di debolezza in una forza che l’ha portato a vincere.

La presentazione del bozzetto è stata molto emozionante: un campione tanto amato dai suoi concittadini, persone che l’hanno conosciuto ma anche i più giovani che lo prendono come esempio. Il sindaco di Alghero Mario Conoci e il presidente della Fondazione Alghero Andrea Delogu hanno confermato il loro sostegno finanziario per il completamento delle donazioni già ricevute dai vari sponsor e dai privati».

Tore Burruni firmato da Antonio De Paoli sarà una grande statua, alta più di due metri, in bronzo; una volta finita, nel giugno del prossimo anno, verrà inaugurata in piazza Ginnasio ad Alghero.

D’altronde il bronzo è un materiale molto amato dallo scultore che l’ha utilizzato anche per i portali della chiesa di San Vittore a Casorate Primo e per la cappella di Montepico a Fortunago.

E suo, si diceva, è il monumento dedicato a Giovanni Flash Parisi, campione mondiale Wbo, che svetta nel giardino di fronte alla palestra dell’Asd Boxe Voghera in via Kennedy. Cui ora si aggiungerà la statua dedicata a un altro campione del pugilato: quel Salvatore Burruni che dal 23 aprile 1965 al 14 giugno 1966 fu campione del mondo dei pesi mosca e campione europeo dei pesi gallo dal 1968 sino al ritiro dalle competizioni (1969).

Fonti: La Provincia Pavese del 09 dicembre 2023

presentazione del bozzetto della statua di Burruni

Tore Burruni interpretato da Antonio De Paoli

L’ARTISTA ANTONIO DE PAOLI PROTAGONISTA AD ALGHERO PRESENTATO VENERDÌ SCORSO IL SUO BOZZETTO DI “UNA STATUA PER TORE”

SCULTURA IN RICORDO DEL PUGILE SALVATORE BURRUNI, DOPO L’OPERA CHE IMMORTALA IL VOGHERESE PARISI

L’ARTISTA ANTONIO DE PAOLI PROTAGONISTA AD ALGHERO
PRESENTATO VENERDÌ SCORSO IL SUO BOZZETTO DI “UNA STATUA PER TORE”

Anche in Sardegna L’artista pavese Antonio De Paoli realizzerà una scultura in bronzo per il centro storico di Alghero, in provincia di Sassari. È stata presentata venerdì scorso, nella sala conferenze del Palazzo Lo Quarter ad Alghero, l’iniziativa “Una statua per Tore”, in ricordo di Salvatore Burroni, a vent’anni dalla morte (30 marzo 2004). Nato nel 1933, l’indimenticato pugile algherese conquisto nel 1965 a Roma il titolo mondiale dei pesi mosca, battendo il thailandese Kingpetch.

E nell’ambito delle iniziative in programma per il prossimo anno, il comitato spontaneo di Amici di Tore, mutuato in Aps Tore Burruni, sotto la presidenza del giornalista sportivo e conduttore radiofonico Carlo Branca, già lo scorso gennaio aveva presentato il progetto “Una sia-tua per Tore , patrocinato dal Comune di Alghero, con contributo della Presidenza del Consiglio regionale, della Fondazione di Sardegna e della Camera di Commercio di Sassari, con anche il con-tributo di una raccolta fondi tra tifosi, cittadini e aziende del territorio.

Un progetto nato già nel 2017 e concretizzato nel corso degli anni con una selezione tra scultori di fama nazionale che avessero già realizzato statue in bronzo e che avessero già immortalato campioni ffi pugilato. E la scelta è caduta sull’artista pavese Antonio De Paoli, già autore della scultura in bronzo dedicata al campione vogherese Giovanni Parisi.

Così venerdì scorso lo scultore pavese ha presentato il bozzetto dell’opera, spiegando al folto e interessato pubblico sia la genesi che le successive fasi della realizzazione.

«Premetto che è stato per me un vero onore – ammette Antonio De Paoli – sia essere stato scelto che essere protagonista ad Alghero di una serata davvero emozionante. Quando sono stato contattato dal Comitato ho visionato

diversi filmati dei combatti-menti di Tore Burroni e ho notato questa tecnica tutta sua di balzare in avanti per colpire gli avversari più alti. Ho voluto rappresentarlo proprio in questo “fermo immagine” per sottolineare come è riuscito a sfruttare il suo presunto punto di debolezza in una forza che l’ha portato a diventare campione del mondo». Una scultura che per Antonio De Paoli sarà l’ennesima sfida anche per la realizzazione dell’opera. «Poggiando sulla gamba destra -spiega l’artista – nell’atto del “balzo” con il gancio destro e guardia di sinistro, la figura è tutta sbilanciata in avanti. Come per il San Francesco di Cannara, in punta di piedi in uno slancio verticale verso l’alto, anche questi statua non sarà semplice da realizzare, con tutto ri baricentro spostato verso il pugno, sarà difficile contro. bilanciare questa spinta. Ma nelle mie opere cerco sempre azione, dinamismo, la forza». Vincente.

di Stefano Zanette

Fonti: IL SETTIMANALE PAVESE del 07.12.2023