monumento dedicato al soccorso a Gessate

Nuovo monumento a Gessate

A margine della due giorni a Milano per l’Assemblea dei delegati, nella serata del 24 maggio il presidente nazionale Sebastiano Favero ha inaugurato il nuovo monumento agli alpini di Gessate, creato dallo scultore Antonio De Paoli e installato in uno spazio adiacente alla chiesa. Realizzato in terracotta refrattaria in quarzo rosa, bronzo anticato, basamento in marmo, è alto oltre tre metri e raffigura un alpino che si protende tra le macerie cercando una vita da salvare, andando oltre il dovere, con generosità. Sentimenti evocati dal titolo dell’opera, “All’ultimo istante”. Essa è costruita attorno ad un plinto in cemento armato che gli alpini del Gruppo di Gessate hanno realizzato su disegno di De Paoli, trasportato e assemblato. L’alpino, colto in azione plastica come in un fermo immagine, è rappresentato in divisa della Grande Guerra ma nel simbolismo è legato al suo operato in tempo di pace, al servizio delle comunità nel suo percorso da bocia a vècio, da alpino in servizio ad alpino in congedo. Il capogruppo di Gessate Michele Tresoldi ha sottolineato che “sono stati due anni di faticoso lavoro, anche burocratico, un’opera che volutamente non è un monumento ai Caduti, ma un inno alla generosità degli alpini, un segno della loro presenza a Gessate e soprattutto una storia da raccontare alle generazioni che verranno”.

Fonti: l’Alpino – Luglio 2025

“L’omaggio a San Pio V Fu una figura anche politica”

ANTONIO DE PAOLI Autore della statua È stata sistemata davanti all’ospedale

“L’omaggio a San Pio V Fu una figura anche politica”

Quando lavoro a una scultura monumentale la considero come un fermo immagine dal quale deve sprigionare forza, spirituale e fisica». Lo scultore pavese Antonio De Paoli, che ha in curriculum opere laiche e sacre in tutta Italia, è l’autore della statua dedicata a San Pio V, l’unico Papa originario del territorio alessandrino, inaugurata lo scorso 23 maggio in piazza Don Soria, di fronte all’Ospedale universitario di Alessandria.
“Un pontefice del Cinquecento che è stato riportato al contemporaneo”

L’opera, in bronzo ossidato, reca incisa la frase «Non virtus, non arma, non duces sed Maria Rosarii victores nos fecit!» e poggia su un piedistallo in marmo di Portogallo. L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione Solidal e dalla Fondazione Cassa di risparmio di Alessandria, su proposta del Comitato per le celebrazioni dei 450 anni dalla morte di Papa Ghislieri. «Nel 2022 Fabrizio Palenzona e l’onorevole Paolo Affronti ebbero con il Comitato l’idea di dedicare al Santo una statua–ricorda lo scultore –. Per questo lavoro mi sono documentato a lungo, sia attraverso l’iconografia che grazie a numerosi scritti».

Nato a Bosco Marengo nel 1504, il domenicano Antonio Ghislieri fu uomo di fede, studioso e riformatore. Eletto Papa nel 1566 con il nome di Pio V, durante il suo pontificato promosse una visione rigorosa e solidale della Chiesa, dedicando particolare attenzione all’assistenza dei malati e dei poveri. Celebre l’intervento con il quale destinò i beni della Curia romana al finanziamento dell’assistenza sanitaria, riducendo drasticamente le spese della Chiesa. Pio V sostenne anche la nascita dello Spedal Grande dei Santi Antonio e Biagio ad Alessandria, oggi Azienda Ospedaliero Universitaria SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, grazie alla fusione di tre strutture esistenti: gli ospedali di Sant’Antonio, San Biagio e San Cristoforo. La sua eredità sul territorio si manifesta ancora oggi nella chi-sa e nel convento di Bosco Marengo e nella memoria conservata all’interno dell’ospedale.

L Antonio De Paoli è lo scultore della statua di San Pio V che è stata inaugurata pochi giorni fa ad Alessandria davanti all’ospedale universitario

L’opera è in bronzo ossidato e ritrae il pontefice durante un miracolo

De Paoli, nella sua rappresentazione, si è concentrato su un episodio che la Chiesa non classifica come miracolo, ma che, per la sua straordinarietà, ha molto colpito l’artista come credente. «San Pio V fu una figura teologica e anche politica e sembra che qualcuno non lo amasse, tanto da cercare di avvelenarlo. Poiché ogni sera il Papa, mentre era in preghiera, baciava i piedi del Crocifisso, si narra che i piedi, che erano stati avvelenati, si spostarono. Ho quindi colto il Papa in quel momento, mentre, in ginocchio, è nell’atto di alzarsi. Questa posizione, che sarebbe stata inusuale in passato, oggi mi permette di trasmettere l’immagine di un santo benedicente, che è forte e al contempo umile.

Statua di San Pio V sistemata in piazza Don Seria ad Alessandria

È un Papa del 1500 che è stato riportato al contemporaneo, a una società multietnica e multireligiosa » ripercorre De Paoli, che lo scorso fine settimana, oltre al monumento alessandrino, ha inaugurato anche un monumento al soccorso alpina Gessate. «Nel 2022 una mia scultura di San Francesco è stata collocata a Piandarca, nel luogo dove il santo tenne il famoso discorso agli uccelli. E dal momento che la Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, a una manciata di chilometri da li, venne edificata per volere di San Pio V, aver poi realizzato l’opera a lui dedicata ha per me un valore ancora più forte».

di Marina Maffei

Fonti: La Stampa del Sabato 31 Maggio 2025

L’opera è stata creata da Antonio De Paoli nel suo studio di Corvino Un monumento per san Pio V

L’opera è stata creata da Antonio De Paoli nel suo studio di Corvino Un monumento per san Pio V

“Novellina” di Corvino San Quirico, architettura rurale ottocentesca, al confine con Oliva Gessi: è qui che ha il suo studio d’arte Antonio De Paoli, ormai sotto i riflettori per aver realizzato monumenti importanti in varie regioni italiane: personaggi simbolo di avvenimenti da non dimenticare, figure di santi o di campioni dello sport. E in questo studio d’arte è stato realizzato il monumento a san Pio V, l’unico Papa piemontese che la provincia e la Diocesi di Alessandria hanno voluto ricordare in modo solenne con celebrazioni religiose ed eventi culturali a 500 anni dalla nascita e a 450 anni dalla morte. Da venerdì scorso il Papa di Bosco Marengo è raffigurato in un monumento bronzeo — fermamente voluto da Fabrizio Palenzona — posto su un blocco di marmo rosa. di Carrara che ricorderà agli Alessandrini le
opere e il grande impegno per la difesa dei valori cristiani di questo Sommo Pontefice. L’iniziativa è stata promossa dalla fondazione “Solida].” e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e finanziata da Palenzona, presidente del Comitato delle Celebrazioni e da Luigi Aiello, Fabrizio Bertola, Giovanni Fagioli che hanno voluto contribuire. Il monumento ubicato in piazza Don Soria (opportunamente rinnovata nel suo arredo urbano) è stato posto davanti all’Ospedale universitario, posizione significativa perché proprio Pio V con la Bolla del 15 marzo 1571 donava tutti i beni della prevostura di San Siro al nuovo ospedale unificato. La scultura raffigura san Pio V in ginocchio nell’atto di ritrarsi all’episodio “miracoloso” del Crocifisso che sposta i piedi perché avvelenati, mentre il Papa sta per baciarli. La figura è rappresentata in contrazione. Alla cerimonia inaugurale erano presenti il vescovo di Alessandria Monsignor Guido Gallese che ha benedetto l’opera e ha poi celebrato la Santa Messa, Palenzona, Antonio Maconi presidente di “Solidal”, Luciano Mariano presidente della Fondazione CR Alessandria, l’onorevole Riccardo Molinari, gli assessori di Alessandria Antonella Perrone ed Enrico Mazzoni, Maria Erminia Zotta sindaco di Bosco Marengo, don Augusto Piccoli, don Stefano Tessaglia, Virginio Bono (autore di numerose pubblicazioni su san Pio V) e Paolo Affronti, coordinatore dell’iniziativa, oltre all’architetto Stefano Pezzato cui si deve il progetto di posizionamento.

Da sinistra: Perrone, De Paoli, Mariano, Mons. Gallese, Palenzona, Affronti, Maconi, don Piccoli ALESSANDRIA

Fonti: Il Popolo del 29 Maggio 2025

LA STATUA DI SAN PIO V AD ALESSANDRIA L’OPERA “ALL’ULTIMO ISTANTE” A GESSATE DUE INAUGURAZIONI IN DUE GIORNATE CONSECUTIVE, VENERDI PER IL PAPA PIEMONTESE E SABATO IL MONUMENTO ALPINO

PROTAGONISTE LE CREAZIONI DELL’ARTISTA PAVESE ANTONIO DE PAOLI, FINALMENTE POSIZIONATE NELLE LORO SEDI DI DESTINAZIONE DOPO ANNI DI GESTAZIONI E BUROCRAZIA

LA STATUA DI SAN PIO V AD ALESSANDRIA L’OPERA “ALL’ULTIMO ISTANTE” A GESSATE
DUE INAUGURAZIONI IN DUE GIORNATE CONSECUTIVE, VENERDI PER IL PAPA PIEMONTESE E SABATO IL MONUMENTO ALPINO

Sabato a Gessate, venerdì ad Alessandria. Due opere dell’artista pavese Antonio De Paoli sono state inaugurate la scorsa settimana, con due cerimonie che, per una serie di casualità, dopo anni di ideazione, progettazione e lavorazione, ma anche – se non soprattutto – di attese burocratiche, si sono trovate concentrate in due giorni consecutivi. Sabato pomeriggio a Gessate, nel Nord-Est del Milanese, si a tenuta l’inaugurazione dell’opera “All’ultimo istante”, omaggio al soccorso voluto dal locale Gruppo Alpini della Sezione di Milano. «L’idea di un monumento alpino – spiega Michele Tresoldi, capogruppo degli Alpini di Gessate – nasce durante i preparativi per festeggiare il 40esimo anniversario di fondazione del Gruppo nel 2023. Volevamo lasciare un segno tangibile della nostra lunga presenza a Gessate, fatta di feste ma anche di cerimonie, di trasmissione di valori e memoria e di tante opere a favore della comunità.

L’incontro provvidenziale con l’artista Antonio De Paoli e stato il momento decisivo: interpretando i nostri sentimenti, ha creato un’opera dedicata agli innumerevoli interventi di protezione civile a favore delle popolazioni colpite da calamita naturale, che gli Alpini hanno posto in essere a partire dal terremoto in Friuli del 1876. L’opera cristallizza proprio il momento nel quale, quando tutto sembra perduto, una mano forte si tende verso chi ha bisogno. Dall’idea iniziale alla realizzazione dell’opera sono dovuti passare quasi due anni, tra bozzetti, progetto, permessi di ogni genere, ma finalmente il momento è arrivato». Una grande bandiera tricolore ha avvolto il monumento svelato a Gessate, davanti alla chiesa di San Pancrazio, in una cerimonia molto partecipata, circa 500 persone, alla presenza di molte autorità, militari, civili e religiose, tra cui anche Sebastiano Favero, confermato presidente dell’Associazione Nazionale Alpini per un nuovo triennio proprio nell’Assemblea dei delegati che si è tenuta a Milano nella due giorni di sabato e domenica.

Nel pomeriggio di venerdì ad Alessandria, nei giardini di piazza Don Soria, è stata invece inaugurata la statua dedicata a San Pio V, unico papa piemontese ma anche un po’ pavese d’adozione, per la fondazione del Collegio Ghislieri.

L’iniziativa a stata promossa dalla fondazione SolidAl e Cassa di risparmio di Alessandria, su proposta del Comitato per le celebrazioni dei 450 anni della morte del pontefice. «E stata una cerimonia molto partecipata – il commento dell’artista pavese – alla presenza di molte autorità civili, politiche e religiose ma anche tanta gente, circa 200 persone».

La statua realizzata da Antonio De Paoli raffigura San Pio V in ginocchio, nell’atto di ritrarsi di fronte all’episodio miracoloso del Crocifisso che sposta i piedi, perché avvelenati, mentre il papa sta per baciarli. «La figura e rappresentata in contrazione – spiega lo stesso artista – mentre ad esempio il San Francesco della predica agli uccelli a Piandarca di Cannara lo avevo sviluppato in estensione. Due figure della storia della Chiesa molto diverse, con due modi di affrontare la cristianità altrettanto differenti, ma ugualmente significative. Per me sono state entrambe una bella sfida». La statua era stata mostrata in anteprima lo scorso luglio a una delegazione del Comitato committente nello studio d’arte alla frazione Novellina di Corvino San Quirico. L’opera a stata posizionata nelle immediate vicinanze dell’ospedale di Alessandria, di cui proprio papa Pio V sostenne la nascita in unificazione dei tre precedenti nosocomi alessandrini.

di Stefano Zanette 

Fonti: Il Settimanale Pavese del Giovedì 29 Maggio 2025

Le sculture di Antonio De Paoli per Papa Ghislieri e gli alpini

Le sculture di Antonio De Paoli per Papa Ghislieri e gli alpini

CORVI NO SAN OUIRICO

Un’ idea di azione, energia e vitalità. Le opere realizzate dallo scultore pavese Antonio De Paoli seguono questi principi, ben visibili nei monumenti che verranno inaugurati tra oggi e domani. Nel pomeriggio di oggi (alle 17), sarà svelata la statua dedicata a papa Pio V, nella piazzetta antistante l’ospedale di Alessandria. Vissuto ne11500 e nato a Bosco Marengo, nell’alessandrino, papa Pio V, al secolo Antonio Ghislieri, fondò l’omonimo collegio universitario pavese. «In questa opera – spiega lo scultore De Paoli – l’ho ritratto in ginocchio, mentre sta per alzarsi in reazione ad un fatto straordinario, che viene ricordato come il miracolo del crocifisso. Qualcuno tentò infatti di avvelenare il papa, cospargendo di veleno il crocifisso, che il pontefice era solito baciare dopo la preghiera, ma i piedi di Gesù, mentre il papa li stava per baciare, si spostarono di lato, evitando l’avvelena-mento. Papa Pio V, con la costituzione della Santa Alleanza, fu anche il primo papa a gettare il seme dell’Europa unita».

De Paoli con la scultura di Pio V che sarà collocata ad Alessandria

Dalla religione all’omaggio al corpo degli alpini. Domani, infatti, a Gessate, nell’hinterland milanese (dalle 16.30, De Paoli terrò a battesimo la statua “All’ultimo istante”. Sarà posizionata di fronte alla chiesetta degli alpini di Gessate. «Ho raffigurato l’alpino nelle operazioni di soccorso in una zona colpita da terremoto – dichiara lo scultore, che realizza i bozzetti delle sue opere nello studio di Corvino San Quirico – l’alpino si sta calando con una fune sulle macerie di un edificio nell’intento di salvare vite.

Il bronzo ossidato verde ricostruisce la divisa storica del corpo degli Alpini della Prima Guerra Mondiale, mentre per realizzare le macerie dell’edificio, ho utilizzato il cemento rivestito in terracotta refrattaria. Ho voluto mettere in risalto l’impegno degli alpini quando si verificano delle calamità naturali». —

di Alessandro Quaglini

Fonti La Provincia Pavese del 23 Maggio 2025

touring club in visita all'atelier di De Paoli

Atelier De Paoli, visite aperte sabato con il Touring club

CORVINO SAN QUIRICO

L’atelier dell’artista oltrepadano Antonio De Paoli apre le Porte al pubblico in occasione dell’evento di sabato ore 16.30) organizzato dal Touring Club Italiano, club territorio di Voghera e Oltrepo. “Dualismi ed evocazioni” è il titolo della visita guidata allo studio situato in via Novellina 40 a Corvino, in cui lo scultore oltre-Padano esporrà alcune opere,

illustrerà le tecniche e la filosofia che lo ispira nei suoi lavori. “La mia produzione comprende opere poste tra figurativo e simbolismo – spiega lo scultore oltrepadano – in terrecotte refrattarie policrome, vetrofusioni, bronzi e resine. La linea comune è la ricerca dello spirito nella materia.

Le opere mostrano la dialettica tra figure umane e forme materiali che in certi casi ostacolano o rallentano le azioni, ma in altri le sublimano”. I visitatori potranno quindi scoprire da vicino il laboratorio dell’artista, dove prendono forma i bozzetti per le opere monumentali realizzate da De Paoli. “In questa occasione, presenterò la mia terza monografia, in cui racconto gli ultimi nove anni di produzioni e il pubblico potrà vedere alcune parti di monumenti”. Le evocazioni sono ben presenti nell’arte di De Paoli.

“Vanno intese come la ricerca dell’identità di personaggi o di fatti legati sia al passato che al presente -spiega l’artista- in merito ad avvenimenti del passato, posso citare il monumento alla Resistenza di Cesano Boscone del 2018. In riferimento al presente, un esempio è la statua del 2019 “Istinto supremo” a Livorno, dedicata ad un salvataggio in mare condotto dalla Guardia Costiera”. Soggetti religiosi, campioni dello sport e opere inerenti all’ambito sociale sono gli altri campi in cui opera De Paoli, che sabato presenta il suo atelier al pubblico. Per iscriversi è necessario prenotarsi con una mail a vogheraoltrepo@volontaritouring. . Il costo è di 10 euro per gli iscritti al Touring, 15 euro per i non iscritti, 8 euro per gli studenti, gratis fino a 12 anni.

Fonti : La Provincia Pavese del 7 Maggio 2025

 

Pio V, gli alpini e il pugile Burruni tris di sculture firmate De Paoli

Pio V, gli alpini e il pugile Burruni tris di sculture firmate De Paoli

«L’inaugurazione del monumento a papa Ghislieri è già decisa: sarà il prossimo 31 maggio»

Tre opere che verranno inaugurate nel nuovo anno, e che rappresentano compiutamente la versatilità artistica dello scultore pavese Antonio De Paoli. Si passa dall’arte religiosa, all’omaggio per un campione dello sport, sino al riconoscimento del coraggio del corpo degli Alpini.

«Un trio monumentale destinato a tre località diverse in Italia, con un significato e un valore molto importante», spiega De Paoli. In merito alla statua dedicata a papa Pio V, è stata ufficializzata la data di inaugurazione e il luogo in cui verrà collocata: «L’inaugurazione avverrà il prossimo 31 maggio, all’interno di un’area verde nei pressi dell’ospedale di Alessandria, in una via che sarà intitolata a papa Pio V. Il pontefice, il cui nome all’anagrafe era Antonio Ghislieri, fondatore dell’omonimo collegio pavese, nacque a Bosco Marengo, un centro dell’alessandrino, nel 1504. Il gruppo scultoreo in bronzo verrà posizionato su un basamento in marmo rosa di Portogallo».

Nella sua intensa produzione scultorea, De Paoli si è inoltre dedicato al tema sportivo, già trattato in passato con un’opera per il pugile vogherese d’adozione Giovanni Parisi, attraverso la realizzazione della statua dedicata a Salvatore Burroni, pugile sardo che vinse il titolo mondiale dei pesi mosca nel 1965: «In questo caso, la posa della statua di bronzo a grandezza naturale di ‘Tore” Burruni avverrà ad aprile, su un blocco di marmo locale, sul lungomare di Alghero, città d’origine del campione di pugilato. In questa opera, ho voluto mettere in evidenza il gesto e la forza agonistica di “Tore” Burruni al momento di attaccare sul ring».

La terza opera di De Paoli prossima ad essere inaugurata nel nuovo anno, racchiude il suo profondo significato nel titolo All’ultimo istante, che contiene un accorato omaggio al gruppo delle Penne Nere: «Questa opera mi è stata commissionata dal gruppo Alpini di Gessate, una località nel milanese – spiega lo scultore pavese- ho voluto raffigurare l’alpino intento a calarsi sulle rovine di un edificio colpito da un terremoto in un’operazione di soccorso, ricreando una voragine provocata dal sisma, proprio per dare l’idea della drammaticità del momento. Attraverso questa statua, voglio rimarcare lo spirito coraggioso e le opere di soccorso che svolgono da sempre gli alpini, nei luoghi colpiti dalle calamità naturali come i terremoti. La tonalità della statua volgerà sul colore verde, in seguito all’ossidazione. Ho voluto ritrarre l’alpino nella divisa storica della Prima Guerra Mondiale, per identificare questo corpo, che è sempre in prima linea nelle missioni di soccorso».

L’opera dedicata agli alpini verrà posizionata di fronte alla chiesetta degli Alpini di Gessate nei prossimi mesi. A breve, dopo gli ultimi dettagli burocratici, si conoscerà la data. L’artista pavese ha poi in programma ulteriori progetti per il nuovo anno, che a breve diventeranno realtà.

L’ARTISTA PAVESE

Prima scenografo poi la scoperta della vera vocazione
Nato a Pavia nel 1966, Antonio De Paoli, laureato all’Accademia di Brera, ha lavorato nella scenografia per programmi televisivi, sia in Mediaset che in Rai, poi si è dedicato alla pittura e alla scultura. Nel corso della carriera, ha ricevuto importanti riconoscimenti all’interno di concorsi internazionali. Pensiero e atto, materialità e concetto distinguono la linea espressiva dell’artista pavese.

— di ALESSANDRO QUAGLINI

Fonti : La Provincia Pavese di 29 Dicembre 2024

Lo scultore pavese Antonio de Paoli: “Tre opere in fonderia, è stato un anno appagante

Sono in fase di realizzazione tre sculture monumentali che verranno inaugurate nel 2025

Lo scultore pavese Antonio de Paoli: “Tre opere in fonderia, è stato un anno appagante

Un anno straordinario e unico per l’artista pavese Antonio De Paoli, che nel 2024 ha visto convergere il suo lavoro su tre importanti sculture monumentali, destinate a piazze e luoghi simbolici in Italia. Una serie di coincidenze temporali ha portato nelle scorse settimane le opere in contemporanea alla prestigiosa Fonderia Fabbris dei fratelli Folla a Dossobuono di Verona, dove due sono in fase dl realizzazione, mentre la terza ha già raggiunto la sua destinazione. ‘Non era mai successo che tre opere cosi diverse, con destinazioni così significative, finissero nello stesso momento in fonderia -spiega De Paoli -. una combinazione straordinaria, dettata anche da alcuni cavilli burocratici, ma che rende questo periodo del mio lavoro davvero speciale’

L’ultima scultura realizzata da De Paoli è dedicata a San Pio V, pontefice originario di Musco Marengo (Alessandria). L’opera sarà inaugurata il 31 maggio 2025 ad Alessandria, nella piazzetta davanti all’ospedale, luogo simbolico da cui parte proprio la via intitolata al santo. ”

Questa scultura rappresenta un omaggio a un uomo di fede e azione – sottolinea ancora l’artista -. Lavorare su un soggetto così Importante ha richiesto uno studio approfondito e una grande attenzione ai dettagli.

Un’altra opera imponente è “All’ultimo istante, dedicata agli alpini, figure emblematiche di solidarietà e prontezza anche in caso di calamità naturali. Il monumento raffigura un alpino con una corda, mentre si cala tra le macerie con l’intento di salvare un sopravvissuto.

“Non è un monumento ai caduti, ma ai sopravvissuti – chiarisce De Paoli – Volevo esprimere il loro costante apporto civile e umano, legandolo alla tradizione: l’alpino, infatti, indossa una divisa storica, non moderna’: La statua è stata voluta lo scorso anno dagli alpini di Gessato, e intende celebrare le loro imprese umanitarie.

L’ultima scultura è dedicata al pugile sardo Salvatore Burruni, campione del mondo dei pesi mosca negli anni Sessanta. L’opera sarà collocata ad Alghero, sul lungomare vicino alle celebri mura della città, a pochi passi da una delle torri cilindriche tipiche della città sarda. una figura iconica, e rappresentarlo in bronzo è stata una sfida appassionante: racconta De Paoli. La statua, già arrivata ad Alghero, sarà probabilmente inaugurata in primavera. “Per montarla su un basamento di marmo, abbiamo scelto barre di acciaio che garantiscono robustezza e eleganza’.

“Questo è stato un anno di campionatura più unica che rara – riflette De Paoli -. Una combinazione dl opere pubbliche monumentali che partiranno verso destinazioni diverse, ma tutte cariche di significati profondi.”

di Simona Rapparelli

FONTI: IL TICINO DEL 12 dicembre 2024

La nuova opera di Antonio De Paoli davanti all’ospedale di Alessandria

L’artista pavese ha raffigurato San Pio V, Papa Michele Ghislieri, che insegnò filosofia all’Università di Pavia

La nuova opera di Antonio De Paoli davanti all’ospedale di Alessandria

Una visita al noto atelier di Corvino San Quirico e il suggello di un accordo d’arte e storia. Nei giorni scorsi presso lo studio dello scultore pavese Antonio De Paoli sono giunti in visita ufficiale il vice presidente nazionale di Confcommercio Fabrizio Palenzona, il dottor Antonio Maconi di Alessandria (presidente del comitato promotore di questa iniziativa), l’onorevole Affronti (l’ispiratore di tutto), il Capo di Gabinetto del Comune di Alessandria Nicola Mandirola, il sindaco di Corvino Michele Lanati e l’avvocato e assessore Fabio Bruni:

“La visita era finalizzata alla conclusione della realizzazione del gruppo scultoreo per il monumento dedicato a San Pio V destinato ad Alessandria – racconta lo scultore -. Cade quest’anno, infatti, l’anniversario di San Pio V Papa Ghislieri: si tratta dei 520 anni dalla nascita e per questo mi è stata commissionata l’opera che verrà posizionata sopra un blocco marmoreo posto davanti all’ospedale di Alessandria’:

Papa Pio V, al secolo Antonio (in religione Michele) Ghislieri nacque a Bosco Marengo (in provincia di Alessandria) il 17 gennaio del 1504 e fu il 225esimo Vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica; teologo e inquisitore domenicano, operò per la riforma della Chiesa secondo i dettami del Concilio di Trento e con San Carlo Borromeo e Sant’Ignazio di Loyola è considerato tra i principali artefici e promotori della Controriforma.

Tornando alla scultura, l’autore aggiunge che “L’idea era nata ne12022 dall’onorevole Affronti insieme a Fabrizio Palenzona per onorare la figura di Papa Ghislieri a mezzo millennio dalla sua nascita. Certo, in una società multietnica come la nostra e con tante religioni presenti e un ateismo diffuso, proporre una figura così forte è stato un gesto significativo”.

Così come è significativo il gruppo scultoreo pensato da De Paoli con il basamento (su cui è incisa la frase “Non virtus, non arma, non duces sed Maria Rosarii victores nos fecit!”), la statua del Papa, la croce e la tiara: “Ho ritratto Papa Pio V nel momento prodigioso del bacio ai piedi del crocifisso – spiega De Paoli Ogni sera il Pontefice baciava i piedi al Cristo crocifisso men-tre era in preghiera e si narra che i piedi si spostarono perché erano stati avvelenati. Il mio Papa Pio V è ritratto in ginocchio, spaventato e stupito da quanto accadeva. E’ benedicente e umile allo stesso tempo’: L’opera verrà posta su un basamento di marmo rosa di Portogallo nell’area verde antistante l’ospedale di Alessandria.

FONTE: IL TICINO del 19/07/2024

papa san Pio V di Antonio De Paoli

Il papa Ghislieri di De Paoli dinamismo in marmo rosa

Il papa Ghislieri di De Paoli dinamismo in marmo rosa

La nuova scultura verrà collocata nella piazzetta dell’ospedale di Alessandria

«Di Pio V, che non porta la tiara sul capo, ho voluto trasmettere anche l’umiltà»

Lo scultore pavese Antonio De Paoli presenta il suo nuovo progetto, incentrato sulla figura di papa Pio V.

I o scultore pavese Antonio De Paoli ha realizzato una nuova opera legata all’arte religiosa, mantenendo fede al suo marchio di fabbrica. Dopo la statua dedicata a San Francesco d’Assisi, l’artista che ha superato abbondantemente i confini pavesi per fama, ha recentemente confezionato un’opera per il pugile sardo Salvatore Burruni.

Ora De Paoli ha portato a compimento un nuovo progetto, incentrato sulla figura di papa Pio V, al secolo Antonio Ghislieri, nato a Bosco Marengo, nell’alessandrino nel 1504, e fondatore del collegio universitario Ghislieri a Pavia nel 1567.

LA DELEGAZIONE, Nei giorni scorsi, una delegazione composta dall’onorevole vogherese Paolo Affronti, da Fabrizio Palenzona, banchiere ed ex presidente della provincia di Alessandria e dal dottor Antonio Maconi ha visitato lo studio dell’artista De Paoli, ammirando cosi l’opera, che ora transiterà da una fonderia di Verona. Nei prossimi mesi, la statua di papa Ghislieri, alta due metri e settanta, verrà collocata nella piazzetta antistante ospedale di Alessandria.

«Si tratta di un’opera su committenza, a cui ho lavorato negli ultimi mesi. Il gruppo scultoreo è in bronzo, e il basamento in marmo rosa di Portogallo», spiega De Paoli.

La figura di papa Pio V racchiude un profondo significato storico: «Questo pontefice viene associato alla battaglia di Lepanto, del 1571, quando la Lega Santa fermò l’avanzata dell’impero ottomano. Fu uno dei primi a pensare all’Europa unita, ed è inoltre passato alla storia come uno dei padri della chiesa che rafforzò la Controriforma, a difesa della chiesa cattolica».

LE CARATTERISTICHE DELL’OPERA L’opera di De Paoli ritrae il pontefice in un gesto religioso, a cui è legata una leggenda che ammanta di fascino la figura di Papa Ghislieri: «L’ho ritratto in ginocchio, mentre è raccolto in preghiera. Ogni sera aveva l’abitudine di pregare nella sua cappella, e secondo la leggenda, in uno di quei momenti di preghiera, il papa fu vittima di un tentativo di avvelenamento. Qualcuno aveva cosparso di veleno i piedi di Gesù nel crocifisso per uccidere il papa, ma quando papa Pio V si avvicina per baciare il crocifisso, i piedi di Gesù si spostano lateralmente, evitando cosi il contatto con le labbra del pontefice. In questa opera, inoltre, si nota l’umiltà del papa, che non porta la tiara sul capo, ma l’ha appoggiata a terra».

Come da tradizione delle opere di De Paoli, si coglie un senso di dinamismo:

«Il papa è in movimento, esprime una reazione quasi di stupore, ritrae la mano e lascia la presa del crocifisso. Si sta per alzare, questo è il momento che precede l’azione. Si percepisce energia, e vitalità, come avviene abitualmente nelle mie opere, che trasmettono un senso di vita, seguendo una mia precisa idea progettuale». —

di ALESSANDRO QUAGLINI

FONTE: LA PROVINCIA PAVESE del 19/07/2024

statua di papa Ghislieri ad destinata alla città di Alessandria