Lo scultore pavese Antonio De Paoli premiato a Spoleto
il Ticino Attualità Venerdì, 28 luglio 2017 di Matteo Ranzini
In cantiere due nuove produzioni per l’abbazia cluniacense di Vizzolo Predabissi e per un centro per anziani in Trentino
Si arricchisce il “palmares” dello scultore pavese Antonio De Paoli; numerose sue creazioni impreziosiscono il nostro territorio ma anche tutta l’Italia.
L’ultimo successo è la premiazione allo Spoleto Art Festival (avvenuta lo scorso 8 luglio):
una commissione di letterati e storici dell’arte ha premiato diversi personaggi in varie categorie artistiche. Nell’ambito della scultura il riconoscimento è andato a De Paoli che ha ritirato il premio a Palazzo Dragoni, un successo importante nell’ambito di un festival internazionale.
De Paoli è tornato subito “al lavoro”
per un interessante progetto attualmente in cantiere che riguarda il paese di Vizzolo Predabissi (vicino a Melegnano). E’ stato infatti deciso di onorare i padri fondatori dell’Abbazia cluniacense sita proprio in Vizzolo.
E’ nato, dunque, un comitato per la valorizzazione del sito che ha scelto Antonio De Paoli per la realizzazione di un’opera che accomunasse il ricordo della fondazione alla figura di don Carlo Grammatica, amatissimo parroco della zona che studiò le origini dell’abbazia. De Paoli ha studiato un gruppo scultoreo composto da una base con una “vasca” in cui l’acqua simboleggia lo scorrere del tempo. Dalla vasca si staglia la figura di don Carlo che, preso dalla lettura, si volta per scorgere nel passato le figure dei tre padri fondatori con le pagine del libro (in bronzo) che scivolano sul pelo dell’acqua a “riunire” questi due differenti archi temporali. Il gruppo scultoreo sarà pronto tra nove mesi e collocato proprio di fronte all’abbazia.
Nel frattempo De Paoli ha vinto un bando (nazionale)
per la realizzazione di una scultura per un Centro anziani a Pieve di Bono (in provincia di Trento). Il tema in questione “La valorizzazione della terza età” per il quale De Paoli ha studiato un “passaggio di testimone” tra una persona anziana (un vecchio saggio) e un giovane con un ponte diretto all’orizzonte a simboleggiare lo sguardo al futuro.
L’anziano si trova in una nicchia pronta a schiudersi al fine di permettere il passaggio di saggezza dalle passate alle nuove generazioni. L’opera sarà collocata nella cappelletta di fine ‘800 sita nel Centro anziani, recentemente ristrutturato.
Scultore pavese De Paoli durante la premiazione a Spoleto e un altro suo progetto.