San Francesco di Antonio De Paoli

È dell’Oltrepò lo scultore che fa rivivere san Francesco

È dell’Oltrepò lo scultore che fa rivivere san Francesco

Antonio De Paoli, l’artista con lo studio a Novellina di Corvino San Quirico, ha realizzato l’opera che ricorda il dialogo tra il santo e gli uccelli. 800 anni dopo, il 12 giugno, sarà collocata a Piandarca

Nella vita di san Francesco c’è un episodio “tra i più gentili e i più santi e i più significativi che la fede e la poesia degli uomini ricordino” (Vita Nova di San Francesco): quello nel quale predica agli uccelli. Grazie al famoso affresco di Giotto, dipinto tra il 1290 e il 1295 nella Basilica superiore di Assisi, il particolare momento è entrato a far parte dell’immaginario collettivo e della devozione popolare.

San Bonaventura da Bagnoregio, nella sua Leggenda Maggiore, scrive che “avvenne tra Cannara e Bevagna, nel luogo detto Pian dell’Arca” (Fonti Francescane, Padova, 2000). E proprio in quell’occasione si narra che il poverello di Assisi iniziò la sua predicazione nel 1221 (Fioretti, XVI). A distanza di 800 anni, il 12 giugno, la scena si ripeterà e san Francesco tornerà a essere presente in quel luogo, in aperta campagna.

Domenica prossima, infatti, sarà inaugurata una grande statua di san Francesco in bronzo, con “un’anima” tutta oltrepadana.

A idearla e a plasmarla è stato Antonio De Paoli che ha il suo studio immerso tra le colline del1’OItrepo, in frazione Novellina a Corvino San Quirico.

L’artista è uno scultore che ama l’arte e ogni forma di creatività. Dopo la laurea in Scenografia conseguita all’Accademia di Brera e l’esperienza di scenografo in Fininvest, la sua camera ha abbracciato architettura, pittura e scultura che sono diventate per lui un’unica forma d’espressione e nel corso degli anni ha ottenuto numerosi riscontri in un panorama sempre più ampio a livello nazionale.

Suoi capolavori presenti in zona sono le sculture in terracotta per l’eremo di S. Alberto di Butrio, le statue di san Luigi Versiglia e san Luigi Orione per la facciata della chiesa parrocchiale di Lungavilla, il monumento a don Francesco Remotti a Casalnoceto all’ingresso del Centro “Paolo VI” e, ancora, i monumenti dedicati alla memoria del vigile del fuoco vogherese Davide Achilli e a Giovanni Parisi, il pugile tragicamente scomparso.

La statua di san Francesco trova la sua origine nel Protocollo d’intesa sottoscritto nel 2015 tra la città di Assisi, il Comune di Cannara, la Dio-cesi di Assisi e l’Ordine francescano secolare dell’Umbria, con la paternità morale del Sacro convento di Assisi.

Il progetto in questi anni ha portato alla realizzazione della pista ciclabile per collegare la Basilica di Assisi a Piandarca e di un grande “tau” realizzato attraverso un artistico baglio della vegetazione, ammirato da Papa Francesco mentre arrivava in elicottero nei luoghi francescani.

L’ultimo tassello è la scultura con basamento da porre proprio nel luogo esatto dove il santo predicò.

Per scegliere l’esecutore nel 2017 è stato bandito un concorso internazionale al quale hanno parteipato più di 40 artisti da tutto il mondo, con una commissione formata da rappresentanti del Sacro convento di Assisi, dell’Università e dell’Accademia delle belle arti di Perugia, del Comune e della Diocesi di Assisi e anche dell’Ordine francescano secolare.

Con parere unanime a vincere è stata l’idea dello scultore oltrepadano che prevedeva la statua in bronzo e l’altare in marmo. Entrambi non hanno basamenti ma poggiano su plinti realizzati sotto terra, per dare l’impressione di essere collocati direttamente sul terreno.

De Paoli ha spiegato che la figura l’ha immaginata come una sorta di collegamento tra la terra e il cielo, quasi in punta di piedi e con le braccia alzate, mentre per l’altare ha usato il concetto michelangiolesco della forma che fuoriesce dalla materia.

Il santo si presenta esile e con le braccia tese verso l’alto quasi ad accompagnare il volo di due allodole.

«L’intento — afferma — è rappresentare il momento della vita di Francesco in completa estasi nei confronti del creato e di Dio, dove anche le creature più piccole diventano un mezzo per comunicare con l’Assoluto e diffondere simbolicamente il messaggio evangelico nel mondo».

La “leggerezza” del movimento della statua l’ha contrapposta all’altare concepito come un monolite marmoreo dove altre figure abbozzate di uccelli sembrano liberarsi dalla materia.

Per realizzare il manufatto nel suo studio a Corvino, De Paoli è partito dal blocco di polistirolo ad alta densità, per modellare la scultura, poi ricoperta di plastilina.

L’opera ha subito i vari successivi passaggi in fonderia, a Verona, dove è stato creato lo stampo in terra refrattaria, la colata in cera che trasforma il negativo dello stampo in positivo e poi la colata del bronzo con la fusione nelle apposite fosse. Quindi è seguita la fase di ultimazione.

Ora tutto è pronto e san Francesco è giunto nella sua destinazione per ricordare a quanti passeranno di là il legame profondo tra le terra e il cielo.

De Paola è orgoglioso di essere riuscito a realizzare il santo patrono d’Italia «una delle figure più vicine all’esempio di Gesù», proprio nel contesto storico della pandemia che non solo ha rallentato i lavori, ma ha anche sconvolto le esistenze.

«Ora — afferma lo scultore — è come se la vita ricominciasse con la più alta preghiera a Cristo, con il desiderio di rispettare e amare la terra e le sue creature».

Domenica prossima, alle ore 17.30, dalla piazza del comune di Cannara partirà la processione verso la località di Piandarca e dopo gli interventi del sindaco del paese, di quello di Assisi, del presidente della Regione Umbria, del ministro generale dell’Ordine Francescano Secolare e dei rappresentanti della Diocesi e del Sacro Convento di Assisi, Antonio De Paoli presenterà la statua che sarà benedetta, prima della celebrazione della Santa Messa.

Di Daniela Catalano

Fonti: Il Popolo del 9/06/2022

La voce su piandarca

Conferito l’incarico per la realizzazione della statua di san Francesco a Piandarca

Piandarca – Conferito l’incarico per la realizzazione della statua di san Francesco

La parrocchia Santi Matteo Apostolo e Giovanni Battista di Cannara e il Comitato per la Tutela e la Valorizzazione di Piandarca esprimono vivo apprezzamento per il conferimento dell’incarico all’artista pavese Antonio De Paoli per la realizzazione di una statua di San Francesco intento a contemplare il Creato, per la realizzazione del santuario all’aperto dedicato alla Predica agli uccelli di San Francesco. 

Considerata la complessità dell’opera in bronzo, occorrerà attendere sino a maggio 2022 perché la statua esca dalle fonderie di Pavia per poi essere collocata a Piandarca. “Tra non molto – dicono i referenti della Parrocchia e del Comitato – potremo finalmente vedere la Statua nel luogo ove Francesco in quel giorno della primavera del 1221 pronunciò ‘Fratelli miei uccelli…’, l’incipit di una delle più conosciute pagine di spiritualità francescana che geni universali quali Giotto, Benozzo Gozzoli, Franz Listz hanno poi immortalato nelle loro opere”. Le fasi di progettazione della statua, i vari step di lavorazione, sino alla fusione finale verranno documentati attraverso i social del progetto (FB e IG con titolo e l’hashtag #francescoapiandarca).

La somma raccolta per la statua e per la realizzazione dell’altare

La Parrocchia e il Comitato ringraziano “di tutto cuore i tantissimi donatori che da tutto il mondo hanno voluto manifestare la propria vicinanza al progetto, sia coloro che hanno contribuito con piccole somme, sia coloro che sono stati più generosi”. Attualmente sono stati raccolti circa 34.000 euro che in parte andranno a coprire i costi di realizzazione e posa in opera della statua e in parte serviranno come contributo iniziale per l’altare in pietra, sempre a cura dell’artista De Paoli, che andrà a completare l’area, dotata già di un Tau di grandi dimensioni, visibile anche di notte con una illuminazione che ne esalta lo splendore. L’altare (foto) concepito come un monolite marmoreo dove altre figure abbozzate di uccelli sembrano liberarsi dalla materia, consentirebbe di consacrare il luogo, permettendo di completare il santuario.

Le dichiarazioni

Fabrizio Gareggia – Sindaco di Cannara

Sta per avverarsi un progetto che l’Amministrazione comunale ha sostenuto e contribuito ad elaborare fin dal suo nascere, da quando nel 2014 un apposito Comitato coinvolse decine di migliaia di persone nella partecipazione al concorso del Fai-Vota il tuo luogo del cuore – a sostegno della valorizzazione di Piandarca, luogo della Predica di San Francesco agli uccelli. L’ottimo risultato ottenuto ci ha permesso anzitutto la visibilità nazionale di un sito che per troppi secoli è stato avvolto dal silenzio, pur essendo stato lo scenario di uno degli episodi più significativi e universalmente conosciuti della vita del Santo.

Un progetto in collaborazione con il Fai

In secondo luogo è stato possibile, d’intesa con il Fai, elaborare un progetto di valorizzazione di quest’area naturalistica, carica di storia e di grande stimolo alla meditazione, che ha per titolo: “Dal Bosco di San Francesco a Piandarca e il sentiero della Predica agli uccelli”, progetto che sta per diventare realtà e comprende tra l’altro un percorso pedo-ciclabile di collegamento tra la Basilica Superiore di S. Francesco per giungere poi all’area meditativa dove è stato realizzato un grande TAU in terra battuta, che può essere illuminato di notte, grazie al programma “Giubileo della luce” finanziato dal ministero dell’Ambiente.

La statua in bronzo del Santo

Ma il progetto che contribuirà a rendere maggiormente visibile e tangibile l’unicità del luogo è senza dubbio il “Santuario all’aperto” con la statua in bronzo del Santo che l’artista Antonio De Paoli ha mirabilmente interpretato in modo originale nel suo bozzetto che presenta il santo il quale sembra elevarsi al cielo in punta di piedi e con le braccia alzate, a simboleggiare l’unione della terra con il cielo, degli esseri viventi con il Creatore. I contributi per la realizzazione della statua sono venuti non solo dai nostri concittadini, ma da persone dell’Italia e dell’Europa affascinate dall’idea di rendere un concreto omaggio ad un santo e a un episodio straordinari nella storia e nella religiosità di tutti i tempi. L’amministrazione comunale è attiva nel sostenere questo progetto che in una seconda fase porterà alla realizzazione di un altare in pietra scolpita e al posizionamento di panche in materiale non degradabile: e allora Piandarca diventerà un luogo ideale per chi ama la natura, il silenzio e la meditazione.

Mons. Domenico Sorrentino – Vescovo di Assisi

E’ con grande gioia che accolgo la notizia del prossimo posizionamento della statua di San Francesco che predica agli uccelli a Piandarca. Questa area è ricca di significato; è un santuario a cielo aperto che vogliamo continuare a valorizzare perché simbolo di quella conversione ecologica ispirata da San Francesco nel Cantico delle Creature e ribadita dal Santo Padre nell’enciclica Laudato Sì”.

Fra Marco Moroni OFMConv – Custode del Sacro Convento di Assisi

“Per coltivare la memoria sono necessari segni visibili ed evocativi, rimandi affettivi ed emotivi. La statua di san Francesco che predica agli uccelli che verrà posta nel luogo dove per secoli se ne è coltivato il ricordo è uno di questi segni, per il quale mi rallegro. Sarà un altro modo, efficace e suggestivo, per realizzare l’invito di Gesù: ‘proclamate il Vangelo a ogni creatura’ (Mc 16,15)”. 

Ivana Stella – Ministro regionale Ofs Umbria

“Come ministro della Fraternità regionale dell’Ordine francescano secolare dell’Umbria che ha la propria Sede proprio nella Città di Cannara ed in particolare nell’edificio dove è custodito il Sacro Tugurio, un luogo frequentato e vissuto dal serafico padre san Francesco, esprimo tutta la mia gratitudine a quanti hanno voluto contribuire alla realizzazione della Statua di San Francescoelemento che è parte importante del progetto di valorizzazione del Sito di Piandarca, dove, come riportato al Capitolo XVI dei Fioretti: FF 1846, San Francesco predicò e dette la benedizione ad una moltitudine di uccelli. Per far sì che il mondo riscopra il primato dei valori spirituali è importante anche la custodia e la cura dei luoghi sacri e la salvaguardia della loro bellezza. Piandarca è uno di questi luoghi e la realizzazione di questo progetto mira proprio a valorizzare la sua insita bellezza ed armonia”.

Don Maurizio Saba – Parroco di Cannara

Piandarca, un luogo unico e suggestivo, ai piedi di Assisi e in territorio di Cannara. Qui è situato il luogo, ricordato nei Fioretti, dove San Francesco predicò agli uccelli. Da sempre la comunità cristiana di Cannara vi ha visto una fonte di ispirazione per la sua vita cristiana e la devozione popolare ne ha conservato un devoto ricordo. Oggi, grazie ad una rinnovata sensibilità ecologica, generata dalla enciclica di Papa Francesco Laudato Si” e, alla determinazione dell’uscente parroco di Cannara, don Francesco Fongo, l’antico sito viene valorizzato ulteriormente. La posa di una statua in bronzo, dell’artista De Paoli, che rappresenta il Serafico Santo di Assisi nell’atto di predicare agli uccelli, è un primo passo, che sarà presto seguito da altri, per fare di Piandarca un Santuario a cielo aperto”.

La raccolta fondi continua

Nel ringraziare i benefattori il Comitato ricorda che continua la raccolta fondi attraverso: bonifico bancario (IT 38 G030 6909 6061 0000 0170 130 – BIC: BCITITMM),  Causale: Donazione per realizzazione Santuario all’Aperto a Piandarca, dedicato a San Francesco. Si ricorda che le donazioni potranno essere di qualsiasi cifra e verrà costituito un apposito albo a imperitura memoria di quanti avranno contribuito al progetto. Il Libro Mastro dei donatori verrà custodito nella oarrocchia di Cannara in modalità consultabile, allocato accanto al tugurio da cui Francesco diede inizio al Terzo Ordine Francescano, oggi Ordine Francescano Secolare (OFS). Per i donatori più generosi, ovvero per cifre sopra i 1.000,00 euro verrà costruita accanto al santuario una colonna in acciaio corten, nella quale saranno impressi per sempre i nominativi di aziende, associazioni e cittadini che avranno reso possibile il sogno.

fonti: La Voce del 05/01/22