Pronto il monumento per Parisi

VOGHERA

Lo scultore De Paoli sta realizzando una statua per ricordare il campione di boxe

Una statua per «Flash» Giovanni Parisi: l’indimenticabile campione vogherese della boxe. Sarà alta due metri, fatta di acciaio e bronzo e «sprigionerà energia e vitalità». Il progetto del monumento dedicato a Giovanni Parisi nasce nella primavera del 2014 dall’iniziativa del comitato «Tutti insieme per Giovanni Parisi». La statua sarà inaugurata il 19 marzo nel giardino antistante la palestra della Boxe Voghera, a cento metri dal PalaOltrepo. Antonio De Paoli, scultore di 49 anni, da quest’estate ha cominciato a realizzare il monumento dal bozzetto iniziale. Sarà alto due metri; verranno utilizzati acciaio corten (un tipo di acciaio che raggiunge un’ossidazione rossastra) e bronzo. De Paoli ha già realizzato opere importanti. Nel giugno scorso ha inaugurato un monumento di 27 metri collocato nella caserma dei vigili del fuoco di Lodi. «La sfida era interessante perché era un monumento dedicato alla memoria – spiega l’artista – Mi sono proposto di non realizza-re una statua retorica, ma estrapolare l’energia di Parisi». Verrà proposta la figura del pugile
in combattimento che esce dal-la prima pagina della Gazzetta dello Sport. «Come se si materializzasse dalla storia per perpetuare la sua memoria», spiega ancora lo scultore. La statua verrà inaugurata il 9 marzo in
concomitanza del ventennale della vittoria di Parisi del campionato mondiale dei superleggeri a Milano contro Fuentes. L’opera è stata scolpita da un blocco unico come se fosse marmo. La statua ha una forma indipendente in bronzo, mentre la pagina del quotidiano sportivo è in acciaio. Lo studio dell’artista è a Corvino San Quirico. Nei giorni scorsi hanno fatto visita allo scultore il presidente del comitato Antonio Perugino, che aveva promosso l’iniziativa, e la moglie di Giovanni Silvia Hrubinova. «Il progetto mi è piaciuto dall’inizio, mi interessava la somiglianza -commenta la moglie di Parisi -Per lo scultore è stata un’opera difficile perché De Paoli non ha mai conosciuto Giovanni. Non era facile fare il volto. Mi sono emozionata». «Un progetto voluto da tante persone in tutta Italia e anche all’estero: dagli appassionati di pugilato a chi gli voleva bene», conclude Perugino. (rn.q.)

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